
Anche il 69° anniversario della nascita della Repubblica Italiana è stato salutato da au-torità e cittadini a Città di Castello dove il due giugno “non è mai una ricorrenza scontata” ha ricordato il sindaco Luciano Bacchetta “grazie alla particolare enfasi e suggestione con cui oltre dieci anni fa Rotary ed Amministrazione comunale hanno inventato la modalità tutta tifernate per ricordare il giorno in cui lo stato degli italiani divenne re-pubblicano”. In sostanza la torre civica, che sta all’immagine interna dei tifernati, come il campanile rotondo sta a quella esterna della città, viene vestita di un drappo tricolore che ne copre quasi tutta la lunghezza.
Il momento del posizionamento è particolarmente d’impatto perché gli uomini dei Vigili del fuoco si calano sulla torre, quest’anno valo-rizzata dal nuovo sistema di illuminazione architettonico in grado di colorarne in tema, ieri di verde, bianco e rosso, i tre lati che si sporgono sulla piazza. Introdotta dalla Fi-larmonica G. Puccini, diretta dal maestro Francesco Marconi, la manifestazione si è aperta con l’intervento del sindaco e del presidente del Rotary Claudio Tomassucci. La discesa del drappo è stata accompagnata dall’Inno all’Europa e dall’Inno di Mameli, poi lo spettacolo pirotecnico sullo sfondo dei Giardini del Cassero e il brindisi benaugurale. Anche quest’anno a salutare la Repubblica, oltre a tanti cittadini, le forze dell’ordine, le associazioni combattentistiche e di protezione civile.
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