Città di Castello, Consiglio comunale, acquisizione dei servizi per la mensa nelle scuole

Mensa scolastica, ora spese saranno detraibili, ecco come fare

Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il programma per l’acquisizione in for-ma associata del servizio di produzione e somministrazione di pasti alle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Città di Castello, San Giustino e Citerna. Con l’atto, l’ente tifernate assume la veste di comune capofila delegato alle funzioni alle funzioni di centrale di committenza relativamente al programma di acquisizione del servizio di produzione e somministrazione di pasti agli alunni delle scuole comunali; autorizza l’utilizzo dei centri di produzione dei pasti anche per le scuole dei comuni di Citerna e San Giustino; dà atto che la spesa prevista per il Comune di Città di Castello, alla luce dei prezzi a base d’asta indicati nella scheda tecnica e del numero di pasti presuntivamente occorrenti, ammonta a circa 1 milione 24 mila euro complessivi annui, Iva compresa, che trova adeguata copertura nei competenti stanziamenti di bilancio.

L’assessore al Bilancio e alla Scuola Mauro Alcherigi ha illustrato l’atto, sottolineando come riguardi le prossime due gare europee per l’affidamento del servizio di refezione scolastica nei tre comuni, divise per ristorazione e funzioni ausiliarie, che sa-ranno condotte attraverso una unica stazione di gara e con il convenzionamento delle strutture destinate alla produzione di pasti di proprietà del Comune capofila Città di Ca-stello. L’assessore ha evidenziato che il contratto di appalto decorrerà dall’anno scola-stico 2015/2016 all’anno scolastico 2020/2021, con possibilità di ripetizione del servizio per ulteriori tre anni fino al 31 agosto 2024, e avrà un valore di 21 milioni e mezzo.

Il bando uscirà a febbraio e avrà tra gli elementi qualificanti il criterio di aggiudicazione, che premierà l’offerta tecnica e dunque la qualità del servizio per il 70 per cento e per il 30 per cento l’offerta economica (“che – ha puntualizzato l’assessore – sarà inferiore al volume di spesa attuale”); la ridefinizione dei centri di produzione e delle modalità di somministrazione dei pasti, con la rinuncia, tra l’altro, ai contenitori in plastica per il tra-sporto e il consumo dei pasti stessi, che saranno serviti su piatti in ceramica.

Alcherigi ha spiegato che il Comune metterà a disposizione i locali già adibiti o da adibire a centro di produzione e confezionamento pasti, due cucine attrezzate (Via Diaz e zona sud) e che saranno a carico del gestore: lo smantellamento dell’attuale centro di produzione del Cornetto, che dovrà essere trasferito presso i locali della pro loco di Trestina (per la zona sud) e il relativo progetto di riqualificazione dei locali di Cornetto; i lavori necessari alla realizzazione del nuovo centro di produzione di Cerbara presso la locale scuola e il relativo progetto di riqualificazione dei locali dismessi.

L’assessore ha anche sottolineato come le modalità della gara di appalto dovranno stimolare l’innalzamento della qualità dei pasti, con l’aumento dell’utilizzo dei prodotti a chilometri zero e dei cibi biologici. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Sandro Busatti ha ammonito a tenere presente che “laddove ci sarà una gara europea e una congrua fetta di denaro che dovrà girare, debba essere prestata estrema attenzione, perché gli appetiti saranno forti e potranno intervenire lobbies per fare i propri interessi, piuttosto che quelli di comunità”.

L’esponente della minoranza ha, quindi, espresso soddisfazione per la rimozione della plastica al pari del capogruppo dell’Idv Roberto Colombo, che ha plaudito alla “fine della vergogna decennale di utilizzare la plastica come contenitori per il cibo”. “Abbiamo diseducato migliaia di bambini, facendo una controcultura che ha alimentato l’idea dell’usa e getta, anziché una cultura ecologica”, ha detto Colombo, che ha auspicato la possibilità per le cooperative di tipo B di poter concorrere con legittime aspettative di ottenere i servizi ausiliari alla ristorazione.

Ad apprezzare l’atto è stato anche il capo-gruppo della Lega Nord Valerio Mancini, il quale ha condiviso il meccanismo economico dell’appalto, che va incontro alle difficoltà del privato investendo risorse pubbliche. “C’è un valore educativo importante, poi – ha aggiunto – nel cibo prodotto vicino alla fonte di approvvigionamento”. Favorevole anche il capogruppo del Pd Gaetano Zucchini, che ha espresso apprezzamento per il lavoro dell’amministrazione nella definizione del progetto.

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