
Città di Castello, una città sportiva senza Liceo Sportivo: un’opportunità persa
Città di Castello – Città di Castello, nonostante il primato di essere una delle città umbre con il maggior numero di praticanti sportivi, non ha mai sollecitato l’istituzione di un Liceo Sportivo presso le scuole locali. La recente decisione della Regione Umbria di autorizzare il corso a Umbertide ha sollevato interrogativi sul futuro scolastico e sportivo della città tifernate. Con oltre 14.000 praticanti e una rete di oltre 100 società sportive che coinvolgono migliaia di cittadini, la domanda che sorge spontanea è: come mai una comunità così appassionata di sport non ha mai promosso un’offerta educativa che permettesse ai giovani atleti di conciliare l’istruzione superiore con la propria carriera sportiva?
L’assessore Carletti, in questi giorni, ha voluto sottolineare i numeri record ottenuti dal Comune, elencando i successi sportivi della città. Nel 2024, sono stati registrati 266.599 accessi agli impianti sportivi, per un totale di 29.280 ore di attività e circa 6.176 giorni di apertura. Tali risultati sono celebrati come esempio di un forte impegno verso la promozione dello sport a livello locale. Tuttavia, nonostante queste cifre impressionanti, l’amministrazione non ha mai preso in considerazione la proposta di istituire un Liceo Sportivo, che avrebbe rappresentato un’occasione unica per i giovani della città.
A rendere ancora più evidente la contraddizione è il fatto che un simile corso è stato finalmente autorizzato presso il Campus Da Vinci di Umbertide, comune vicino che ha ripetutamente richiesto l’apertura di un Liceo Sportivo negli ultimi anni. Con questa decisione, la Regione Umbria ha dimostrato una visione lungimirante, ma ha, allo stesso tempo, sancito l’impossibilità per Città di Castello di poter godere di un’opportunità simile. Questo gap nella pianificazione scolastica locale solleva una serie di interrogativi sulle politiche educative e sportive della città.
La reazione del Sindaco di Città di Castello, che ha scritto una lettera critica nei confronti della Giunta regionale, appare fuori luogo. L’attacco alla Presidente Proietti e all’assessore alla scuola, che hanno fatto scelte contro il centralismo ministeriale per salvaguardare il numero di Dirigenze scolastiche umbre, sembra più una reazione emotiva che una proposta concreta per il futuro dell’istruzione nella città. Invece di promuovere un dialogo costruttivo con la Regione, il primo cittadino si è concentrato su una critica, senza proposte alternative.
Il Liceo Plinio, che è la scuola più grande della città, ha infatti registrato numeri poco significativi nella presentazione di nuovi corsi, tra cui quello sportivo. Nonostante l’apprezzamento per il patrimonio culturale e storico che il Liceo rappresenta, il Comune non ha richiesto l’istituzione di nuovi indirizzi per rafforzare l’offerta formativa. In particolare, l’assenza di un indirizzo sportivo è una pecca che diventa sempre più difficile ignorare, soprattutto considerando il forte legame che Città di Castello ha con lo sport.
L’amministrazione locale dovrebbe concentrarsi sull’ampliamento dell’offerta scolastica per rispondere alle esigenze della comunità, con l’obiettivo di attrarre nuovi studenti e dare impulso a un settore che, come dimostrano i numeri, è in costante crescita. Piuttosto che scagliarsi contro le scelte regionali, è essenziale avviare un dialogo con le istituzioni per sostenere il Liceo Plinio e portare a Città di Castello il tanto atteso Liceo Sportivo. La politica scolastica deve essere capace di adattarsi ai cambiamenti e alle necessità della società, con una visione che guardi al futuro e ai giovani, rispondendo alle loro ambizioni sportive e formative.
A questo punto, non è più il tempo delle polemiche sterili, ma di un’azione concreta per valorizzare una risorsa importante come lo sport, unendo l’aspetto educativo e quello agonistico in un’offerta scolastica all’avanguardia. L’amministrazione deve comprendere che l’opportunità di ottenere un Liceo Sportivo non si ripresenterà facilmente, e la città non può più permettersi di restare indietro.
non pensate sia il caso di citare l’ autrice della Nota che state pubblicando integralmente ? SI TRATTA DELLA SOTTOSCRITTA , Consigliera COMUNALE EMANUELA ARCALENI , Lista civica Castello Cambia