
In piazza Gabriotti musica, danza e tricolore dai Vigili del Fuoco
Martedì 3 giugno 2025 – Città di Castello ha commemorato il 79° anniversario del plebiscito che, nel 1946, sancì la nascita della Repubblica Italiana. La celebrazione, organizzata in piazza Gabriotti dal Comune e dal Rotary Club locale, ha offerto un omaggio intenso e partecipato da parte della comunità, attraverso parole, musica, danza e un simbolico gesto scenografico.
Al centro della manifestazione è stata posta l’importanza storica e civica della scelta democratica che ha segnato l’Italia, ricordata nelle parole dei rappresentanti istituzionali e sottolineata dall’omaggio musicale e coreutico. La soprano Gabriella Zanchi, prima dell’Opera di Parigi, ha interpretato “Va, Pensiero” dal Nabucco di Verdi e l’Inno di Mameli accompagnata dalla Filarmonica Giacomo Puccini, coinvolgendo il pubblico con un bis inatteso.
La danza ha raccontato la pagina storica del voto femminile, per la prima volta esercitato nel 1946, grazie alla performance della scuola Diamante Danza, che ha unito movimento, recitazione e musica in uno spettacolo emotivo diretto da Maria Cristina Goracci e coreografato da Alessia Ferri. L’esibizione ha avuto momenti di grande suggestione, con un assolo sulle note di “La Storia siamo noi” di Francesco De Gregori e la partecipazione dell’attore Andrea Bucci, che ha arricchito la memoria storica di quel momento cruciale.
La cerimonia si è conclusa con l’evento simbolo che da anni caratterizza la festa a Città di Castello: i Vigili del Fuoco locali hanno srotolato un maxi tricolore di 30 metri calandosi con una discesa spettacolare dalla torre civica. Il gesto, realizzato dai tecnici specializzati in Speleo Alpino Fluviale, ha unito alla forza visiva il significato profondo di passione e appartenenza alla nazione.
Il sindaco Luca Secondi, nel suo intervento davanti a una piazza gremita, ha ricordato come la nascita della Repubblica rappresenti il più alto momento democratico nella storia italiana, evidenziando il ruolo decisivo del voto femminile. Ha sottolineato l’importanza di difendere ogni giorno i valori della Costituzione con l’impegno personale e collettivo, definendo la Repubblica come un “vestito bellissimo” che spetta a ciascuno modellare con il proprio comportamento.
Accanto al sindaco, erano presenti il senatore Walter Verini, la consigliera regionale Letizia Michelini, i consiglieri comunali e varie autorità civili, militari e religiose, oltre ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche, della Croce Rossa e del volontariato. Andrea Gherardi, presidente del Rotary Club, ha richiamato all’importanza di custodire la Carta costituzionale per trasmetterla alle future generazioni, mentre don Andrea Czortek, vicario generale della Diocesi, ha invitato alla partecipazione attiva nella vita democratica come segno di rispetto verso la Repubblica.
L’atmosfera si è fatta ancor più solenne con l’accompagnamento della Filarmonica Puccini, diretta dal maestro Nolito Bambini, mentre la soprano Zanchi ha offerto una performance che ha emozionato e coinvolto i presenti, che si sono uniti nel canto patriottico con grande calore. La successiva danza ha arricchito la serata con la rappresentazione storica della prima volta in cui le donne votarono, riportando in scena un momento di grande significato per la democrazia italiana.
Lo srotolamento del tricolore dalla torre civica, eseguito dai Vigili del Fuoco Filippo Galizi e Giulio Ventanni, quest’ultimo nel giorno del suo 30° compleanno, è stato il culmine della manifestazione. Mentre la bandiera scendeva, la musica e il canto hanno accompagnato un pubblico che ha dimostrato forte senso di partecipazione e orgoglio nazionale.
La conclusione, con il bis dell’Inno di Mameli, ha visto l’interazione tra la soprano, le autorità e i cittadini, un coro corale che ha dato voce a una comunità unita e determinata a mantenere vivi i valori fondanti della Repubblica. L’intera giornata è stata un richiamo chiaro alla memoria, alla responsabilità civica e al futuro, riaffermando l’impegno a difendere e celebrare la democrazia.
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