
Città di Castello “capitale” dei presepi, oltre 50 espositori dall’Italia
“Un paesino tranquillo, in una zona del mondo non ben definita, che ospita da generazioni, popoli di diverse etnie e di diverse religioni è scosso da una guerra tremenda che provoca morte e distruzione. Tra le macerie della chiesa alcuni sopravvissuti, in segno di pace, riescono comunque ad allestire un piccolo presepe”, questa è la struggente descrizione dell’opera davvero attuale che Maddaloni ha realizzato a metà, con uno scenario di pace, sereno e colorato ed uno dopo con la guerra le bombe e gli elicotteri che hanno incupito il cielo. Il presepe a metà fra pace e guerra è avvolto alla base da uno striscione che richiama i colori dell’Ucraina. “L’ho realizzato nel 2019 – ha detto Durante – pensando alla tragedia della guerra, alle tribolazioni della gente e ai continui messaggi e appelli del Papa alla pace.
Appelli ora più attuali che mai quelli a far cessare la guerra in Ucraina: questo presepe a metà, la natività fra le bombe e il cielo grigio e il sole vuol essere un messaggio di speranza”. Sempre in tema di presepi “attualità”, non passa certo inosservato quello bianco in ceramica di pregio realizzato dalle maestranze ed artigiani della Cooperativa “Ceramiche Noi” di Città di Castello, da qualche anno agli onori della cronaca nazionale ed internazionale per lo straordinario esempio di resilienza e caparbietà dimostrati nel superare mille difficoltà incontrate sul loro cammino: dalla spettro della chiusura e possibile delocalizzazione dello stabilimento in Armemia, al Covid, fino alla crisi energetica con i costi di metano e luce alle stelle: “con orgoglio e speranza abbiamo accolto l’invito degli organizzatori ad essere presenti con un nostro presepe che vuol essere un simbolo anche per tutto il comparto della ceramiche e altre attività artigianali alle prese con la crisi economica ed energetica”, ha precisato, Lorenzo Giornelli, direttore commerciale della Cooperativa. Spazio anche per ricordare due bravissimi artigiani, soci ed instancabili fondatori dell’associazione tifernate, Giulio Mariucci e Cesare Gaggioli, recentemente scomparsi: le loro opere straordinarie e raffinate sono il segno tangibile della grande eredità che hanno lasciato. In altra sezione sono esposti lavori di vari artisti, hobbisti, collezionisti, pittori.
“Vogliamo offrire a tutti – hanno sottolineato gli organizzatori e amministratori pubblici all’antemprima della mostra qualche ora in anticipo sul taglio del nastro nel pomeriggio alla presenza del Vescovo, Monsignor Luciano Paolucci Bedini, e di una nutrita rappresentanza istituzionale, dal sindaco, Luca Secondi e dalla Presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti – un ampio ventaglio, una visuale completa dell’arte presepiale in generale, in una meravigliosa sede quale è la Cripta del Duomo di Città di Castello, messa a disposizione dal Vescovo e dalla diocesi che ringraziamo sentitamente per la sensibilità dimostrata sempre fin dall’inizio della manifestazione che rappresenta anche un punto di riferimento a livello economico e turistico non solo per il comprensorio altotiberino, la regione umbria, ma per il paese, con un particolare riferimento all’utilizzo nel periodo natalizio di molte strutture ricettive”. Questa edizione vedrà alla consueta prestigiosa location della Basilica Cattedrale nella centralissima piazza Gabriotti aggiungersi anche un suggestivo tour presepiale itinerante cittadino, alla Pinacoteca Comunale (con un presepe settecentesco su teca dipinta a mano in stile napoletano.
Adorazione dei Pastori. Bottega di Andrea della Robbia), la Chiesa del Buon Consiglio (grande presepe in cartapesta, opera dell’artista Francesco Invidia), la Chiesa di San Giuseppe (Clarisse Urbaniste, presepe tradizionale umbro realizzato con la tecnica dei diorami), Chiesa di Santa Maria Maggiore, Campanile Rotondo (presepe in stile umbro), Tela Umbra (presepe “Franchetti”), Museo del Duomo, Loggiato Gildoni (Collezione Silvio Bambini, 300 opere), Corso Vittorio Emanuele (presepe della società rionale Matonata), Chiesa Santa Maria e San Giuliano Riosecco (Presepe della società rionale), Chiesa degli Zoccolanti (presepe tradizionale) e Santuario Belvedere (presepe tradizionale). La mostra è gestita dall’associazione presepistica locale, intitolata al compianto e appassionato fondatore, “Gualtiero Angelini”, a cui si deve tutto il progressivo crescere di importanza negli anni della manifestazione.
Sarà ancora una edizione senza colui che insieme ad altri appassionati del presepe, inventò questo bellissimo evento. Alla sua figura è dedicata una sezione all’interno della mostra. “Il brand turistico Rinascimento e Contemporaneità, con cui stiamo proiettando l’immagine del territorio in Italia e nel mondo, trova i principali attrattori nel patrimonio artistico e architettonico, connotandoci come meta d’arte. In questi due decenni la mostra internazionale di arte presepiale, come nel tempo abbiamo imparato a chiamarla, ci ha accompagnato nella transizione, approfondendo temi, diffondendo la passione per questo simbolo della devozione popolare, arricchendo il calendario cittadino di eventi, ricordandoci che alcune costruzioni dell’uomo resistono alle mode ed anzi rappresentano bussole di orientamento nella navigazione a vista di ognuno”.
“Rivolgiamo un sentito ringraziamento al Vescovo, Monsignor Luciano Paolucci Bedini, al parroco Don Alberto Gildoni oltre che a tutta Diocesi – hanno concluso il sindaco Luca Secondi e gli assessori Michela Botteghi e Letizia Guerri – che per anni ci hanno supportati, per aver concesso la disponibilità di una sede così affascinante e prestigiosa come la Basilica Inferiore della Cattedrale di Città di Castello. Grazie infine ai rappresentanti dell’associazione “Amici del Presepio “Gualtiero Angelini” per l’amore e la passione con cui portano avanti una pesante eredità nel nome di chi ha dato tanto alla citta’ e alle sue eccellenze”. “Ogni realizzazione artistica narra la sua visione e consente allo spettatore di diventare pellegrino, di rimettersi in cammino dentro di sé e verso le sue domande più profonde. Siamo grati a chi da anni porta avanti questa lodevole iniziativa – ha precisato il Vescovo, Monsignor, Luciano Paolucci Bedini – che ormai ha assunto un valore notorio e che riscuote ogni anno evidenti plausi da un pubblico sempre più vasto.
Questa nuova edizione sia di augurio e di incoraggiamento a sostenere ancora con impegno e dedizione il lavoro importante fin qui realizzato”. Il catalogo della mostra è stato realizzato da Cartoedit srl. Info: Ufficio Informazioni Turistiche, Corso Cavour, 5 – 06012 Città di Castello (PG) – Tel. 0758554922 – 0758529254 –
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