Citerna, Il “Mondo dipinto” di Renzo Scopa

Citerna, Il “Mondo dipinto” di Renzo Scopa

Citerna, Il “Mondo dipinto” di Renzo Scopa
Fino al 10 aprile nella Sala degli Ammassi in esposizione oltre 40 opere dell’ultima stagione

E’ stata inaugurata, alla presenza di un folto e attento pubblico, la mostra “Renzo Scopa. Mondo dipinto”. L’esposizione presenta, nei bellissimi e antichi spazi fatti da pietre, mattoni, archi degli Ammassi del Palazzo Comunale di Citerna, le opere segnate da colore, materia e gesto di Scopa. La mostra raccoglie oltre quaranta opere appartenenti all’ultima stagione creativa di Renzo Scopa (Urbino 1933 – Città di Castello 1997).

All’inaugurazione erano presenti per il Comune di Citerna, promotore dell’iniziativa, il Sindaco e l’Assessore alla Cultura, che hanno salutato l’esposizione come un evento che consente di far incontrare ancora Citerna con Renzo Scopa, uomo e pittore che molto ha amato questo territorio, e dal quale è stato ispirato nella creazione di tante sue opere.

Poi ha preso la parola Maria Luciana Buseghin, scrittrice ed antropologa, curatrice della mostra e del catalogo che ha ricordato come l’artista usa la tecnica del dripping, al fine di cancellare quasi brani di materia che hanno costruito in precedenza le immagini; una sottrazione che vela e rende misteriosa la rappresentazione.

In queste opere Scopa esprime un ritorno a temi figurativi e simbolici archetipici tra natura e cultura: alberi, fiori, cavalli, donne e uomini. Opere cariche di valenze sacre legate all’idea di cosmo vivente in continua rigenerazione: albero della vita, albero mistico segno della continua ascensione verso il cielo; e, del cavallo, ricco di significati complessi, legati alle tenebre e ai poteri magici, allo psichismo inconscio, legato alla morte, ma anche al sole e all’acqua, cavalcatura degli dei e simbolo di maestà. E’ presente anche la raffigurazione della donna, venata di nostalgia, simbolo di mistero erotico, di energia e vitalità. Renzo Scopa – ha ricordato Buseghin – dopo aver deposto per terra la tavola di legno, seminava il colore col pennello e costruiva le immagini coniugando la tecnica pittorica dell’action painting con l’arte figurativa. In questo modo l’artista creava nell’opera tessiture, orditi e trame di colori. In sintonia con la filosofia dell’imperfetto, del non finito, più vitale del perfettamente rifinito e concluso.

La mostra, realizzata in collaborazione con Provincia di Perugia e Regione Umbria, rimarrà aperta al pubblico fino al 10 aprile, di venerdì, sabato e domenica, dalle 16.00 alle 19.00 e per il sabato e la domenica si prevede anche un’apertura dalle 10.30 alle 12.30. È possibile visitare la mostra anche in orari diversi da quelli indicati, prenotandosi al numero 075.859.22.37.

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