Centro culturale islamico, Umbertide 5stelle, no a fazioni estremiste

Fare chiarezza e trasparenza sulla questione del centro culturale islamico da costruirsi ad Umbertide

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Centro culturale islamico, Umbertide 5stelle, no a fazioni estremiste

Il 29 Aprile 2016 si è svolta al centro San Francesco di Umbertide una assemblea pubblica organizzata dall’amministrazione comunale con lo scopo di fare chiarezza e trasparenza sulla questione del centro culturale islamico da costruirsi ad Umbertide. Tale chiarezza era da costruirsi già dal 2011, quando il progetto del centro islamico stava per essere disegnato o dal 2015, con i progetti pronti e depositati. E’ stata invece esaminata solo ora, data l’insistenza delle opposizioni che davano voce alla popolazione di Umbertide, cinque anni dopo l’inizio dell’intero percorso.

Sono intervenuti il Sindaco, il quale ha chiarito come la comunità di fede islamica di Umbertide sia cresciuta nel tempo fino a circa 2000 persone, e varie autorità iscritte a parlare tra cui l’Imam di Umbertide e il segretario generale della Confederazione islamica italiana.

Le domande del pubblico presente più concernenti la questione sul suolo di Umbertide possono dare luogo a riflessioni che hanno una grande importanza sul piano di una corretta convivenza tra culture differenti, con il fine di integrare e non dis-integrare le comunità interessate.

Ad oggi ed anche dopo l’assemblea popolare, non si sa ancora se questa costruzione si possa chiamare centro islamico di Umbertide o moschea di Umbertide; questo comporta un vuoto regolamentare dato che una moschea viene diretta da un Imam mentre una associazione deve avere un bilancio annuale ed un presidente.

Il costo stimato per costruire il centro culturale non sembra di poco conto e considerato che i cittadini di fede islamica ad Umbertide sono circa 2000 si può supporre che ogni cittadino umbertidese di fede islamica abbia in media elargito svariate migliaia di Euro per costruire questo centro. La comunità islamica ha assicurato che le donazioni per finanziare questa costruzione sono state fatte alla luce del sole e senza finanziamenti da terzi e che tutte le questioni legate alle attività da svolgersi nel centro culturale seguiranno assolutamente e senza eccezioni la legge italiana. È necessario che l’associazione renda pubbliche le prove dell’origine della somma finanziata ed un piano per arrivare a fine lavori senza finanziamenti da terzi.

A questo punto, come assicurato pubblicamente ed ufficialmente da più parti in causa durante l’assemblea, la cittadinanza si aspetta dalla giunta comunale e dall’associazione islamica di Umbertide che alle parole si dia seguito coi fatti, divulgando la lista dei finanziatori ed un piano finanziario fino alla fine della costruzione del centro culturale e soprattutto stabilendo un nuovo statuto del centro culturale islamico di Umbertide. Questo nuovo statuto deve contenere come minimo i punti contro le infiltrazioni di altre fazioni islamiche radicali che esistono in questo momento e la condanna della violenza in nome di Dio.

Quando questo Statuto sarà pronto, discusso e condiviso con la popolazione di Umbertide, allora soltanto la giunta potrà affermare di avere risolto la situazione, malgrado i ritardi e le controversie sinora sperimentate.

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