
Blackout elettrico all’ospedale di Città di Castello, continuità assistenziale garantita CITTA’ DI CASTELLO – Nella mattinata di oggi, alle ore 11:30 circa, analogamente a quanto successo anche in alcune zone di Città di Castello, l’Ospedale tifernate ha subito un black-out elettrico che si è protratto fino alle 12:15 circa. Grazie al pronto intervento dell’Ufficio Tecnico della USL Umbria1 tutti i pazienti presenti nella zona dei Servizi Ambulatoriali e dei Reparti di Degenza ed Interventistici, comprese la aree critiche come i reparti di terapia intensiva, le sale operatorie e il servizio di emodialisi, non hanno subito nessun tipo di danno.
Tutti gli operatori dipendenti in turno hanno garantito brillantemente la continuità assistenziale assicurando il proseguo dell’attività e degli interventi terapeutici necessari. Gli interventi e le prestazioni con carattere di urgenza ed emergenza sono stati garantiti procastinando, solo a scopo precauzionale, una minima parte dell’attività programmata. La Direzione Sanitaria ringrazia per la fattiva collaborazione il Comune di Città di Castello, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, e la PAT Tifernate “Croce Bianca”.
Sul Black out all’ospedale di Città di Castello eè intervenuta anche Lega Nord. Per diverso tempo il nosocomio tifernate è rimasto senza luce e sembra che perfino i due generatori di emergenza non siano partiti. Sulla questione duplice l’azione politica della Lega Nord che in Regione, con il consigliere Valerio Mancini, presenta un’interrogazione urgente all’assessore Barberini chiedendo spiegazioni in merito e l’acquisizione del rapporto dei vigili del fuoco intervenuti. A Città di Castello, il capogruppo Riccardo Augusto Marchetti ha già pronto un’interpellanza per conoscere le responsabilità di una situazione giudicata “paradossale”.
“E’ inammissibile che un ospedale come quello di Città di Castello resti senza corrente elettrica ed è altrettanto inconcepibile, se così verificato, che non si siano attivati i generatori di corrente. I vertici amministrativi facciano ammenda e ci spieghino cosa è successo, nel caso se ne stabiliscano le responsabilità è doveroso che chi ha sbagliato sia sollevato dall’incarico Chiederò spiegazioni in merito all’assessore Barberini, altresì pretendo che venga acquisito il rapporto dei vigili del fuoco intervenuti e sia reso pubblico non solo a noi consiglieri ma soprattutto ai cittadini. In Altotevere e altrettanto in Umbria, sembra essere tornati al medioevo – conclude Mancini – i cittadini sono trattati come plebe da un PD capace di produrre solo fallimenti e povertà. Si ridia dignità a questo territorio usato dai più come un serbatoio di voti e null’altro”.
Anche sul versante comunale, il capogruppo Riccardo Augusto Marchetti ha pronta un’interpellanza sulla questione che ha definito “paradossale”. “ Quanto verificatosi questa mattina a Città di Castello non è ammissibile, se ci sono dei responsabili credo debbano pagare anche perché mi chiedo cosa sarebbe successo se ci fosse stata un’operazione in corso o quali disagi questa situazione potrebbe aver arrecato a pazienti che usano le macchine per respirare. Come capogruppo ho già pronta un’interpellanza da porre all’amministrazione comunale al fine di avere un quadro più chiaro dell’accaduto. Occorre conoscere nel dettaglio il piano di emergenza dell’ospedale tifernate, controllare se tutte le voci poste in essere, siano state rispettate e soprattutto accertarsi se c’è stata o meno una giusta e corretta manutenzione degli impianti elettrici. Con la nostra azione politica in Regione ed in Comune – conclude Marchetti – potremmo avere un quadro dettagliato dell’accaduto e individuarne le responsabilità. Così che qualcuno possa rispondere per una simile negligenza”. Il gruppo LEGA NORD ringrazia il personale medico e gli infermieri che con professionalità e dedizione hanno scongiurato il peggio.
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