
Banche, aiutare correntisti in difficoltà, Sassolini: “Servono atti concreti”
Nella maggior parte dei casi si tratta di pensionati, i cui risparmi erano una risorsa economica importante anche per i figli
da Cesare Sassolini (Capogruppo Polo Tifernate) – Servono atti concreti per aiutare i tanti risparmiatori dell’Alto Tevere Umbro vittime del “fallimento pilotato”, evitato grazie all’intervento del Governo con il famoso decreto “Salva-Banche”, la CariRieti, la CariFerrara, la Banca Etruria e la Cassa delle Marche. Soprattutto di queste ultime due, presenti da anni con appositi sportelli nel territorio, contano più correntisti in difficoltà nel territorio.
E’ un momento particolarmente difficile per queste persone: i risparmi di una vita, soldi accantonati e ritenuti al sicuro nelle Banche, potrebbero essere persi per sempre modificando, ed in alcuni casi aggravando, le singole situazioni economiche di questi nostri concittadini.
Nella maggior parte dei casi si tratta di pensionati, i cui risparmi erano una risorsa economica importante anche per i figli, ma ci sono anche famiglie, lavoratori, imprenditori e commercianti.
Gli otto sindaci dell’Alto Tevere Umbro si sono uniti dichiarando la loro disponibilità ad aiutare i correntisti in difficoltà: è solo un appello rivolto a Roma, nulla è stato fatto di concreto.
E’ proprio di un atto concreto quello che serve ai nostri concittadini in difficoltà e Città di Castello deve attivarsi per evitare di giungere ad episodi drammatici come, purtroppo, è giù accaduto in Italia. Chiedo, dunque, al sindaco di attivarsi concretamente, fin da subito, per non far sentire queste persone ulteriormente abbandonate al loro destino.
Chiedo e propongo – parlando da addetto al settore e conoscendo bene i problemi della vicenda – di attivare un centro di ascolto, gratuito, per i clienti di Banca Etruria e della Cassa delle Marche in difficoltà economica: persone competenti che possano seguire le singole situazioni, consigliare loro cosa fare e dare anche un aiuto psicologico, e magari legale. Il tutto in accordo con federconsumatori. Dopo aver verificato le singole situazioni, chiedo di dilazionare e/o posticipare il tributo comunale in scadenza in questi giorni per i correntisti in maggiore difficoltà.
Siamo alla fine dell’anno fiscale, periodo dove si concentrano le scadenze di molti pagamenti e per chi sta perdendo tutto a seguito della vicenda può diventare difficile pagare anche una semplice multa.
Dunque, dietro apposite verifiche di veridicità, permettere a singoli cittadini o alle aziende, di posticipare il pagamento di Imu, Tasi, oneri di urbanizzazione ed eventuali sanzioni amministrative. Il sindaco di Città di Castello può farsi portavoce di questi progetti con gli altri sindaci dell’Alto Tevere Umbro, già uniti: Città di Castello può essere il Comune capofila di un aiuto concreto “Salva-risparmiatori”.
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