
Al Cassero oltre 200 bambini per la giornata dell’infanzia
Un’occasione per far appropriare di questo spazio pubblico anche chi abita nelle frazioni del territorio comunale più lontane
“Nella Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza abbiamo scelto un luogo simbolo per il divertimento come i giardini del Cassero, che accomuna vecchie e nuove generazioni di Città di Castello, per sottolineare l’importanza di dare a tutti i bambini le stesse possibilità, a cominciare da quella del gioco, come dimostriamo qui con la presenza di un’altalena che permette di stare insieme a piccoli normodotati e diversamente abili”.
Con questo messaggio gli assessori al Sociale, Andreina Ciubini, e alla Scuola, Mauro Alcherigi, hanno salutato gli oltre 200 bambini provenienti dalle scuole del primo e secondo Circolo Didattico di Città di Castello, dell’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina e dagli istituti del Sacro Cuore di San Francesco di Sales, che il 20 novembre si sono ritrovati ai giardini del Cassero per condividere una mattinata di giochi e riflessioni sul tema dell’infanzia.
Un’occasione per far appropriare di questo spazio pubblico anche chi abita nelle frazioni del territorio comunale più lontane e far sapere a tutti che i giardini sono dotati da tre anni di un’altalena per bambini diversamente abili che è l’unica presente in tutta l’Umbria.
Canzoni, recite, poesie e giochi, con una sentita esecuzione dell’inno nazionale nella quale si sono unite le voci di tutti i bambini, hanno caratterizzato la mattinata, nella quale per la prima volta anche una studentessa in carrozzella ha avuto l’opportunità di provare il divertimento di salire in altalena e giocare con i propri coetanei.
“Dobbiamo questa installazione alla generosità di un imprenditore tifernate che vuol restare anonimo – ha spiegato Iris Valorosi, presidente dell’Associazione Palestra delle Emozioni – il quale ha condiviso con noi l’idea di compiere un gesto di civiltà rivolto ai bambini più sfortunati, che a partire da questa giornata ci aspettiamo venga pienamente valorizzato e utilizzato con il dovuto rispetto, per la possibilità unica che offre di far giocare insieme bambini normodotati e diversamente abili”.
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