
SAN GIUSTINO – Il Movimento 5 Stelle di San Giustino ha scelto da che parte stare. Per i pentastellati l’Azienda Intercomunale METano deve restare di proprietà della pubblica amministrazione. Queste le parole del consigliere del Movimento 5 Stelle Andrea Taddei: “Il consiglio comunale di Lunedì 29 Settembre è stato molto importante, perché è stato discusso il tema più spinoso che l’amministrazione dovrà affrontare nelle prossime settimane: la questione a.i.met. La società partecipata attualmente è di proprietà per il 60% di soggetti pubblici (Comune di Umbertide 35%, Comune di San Giustino 25% e Comune di Montone 5%) e per il 40% di un soggetto privato (Italtrading S.p.A.), che si appresta a cedere le proprie quote ad un’altra società privata (Libera Energia S.p.A.) Il problema è che questa nuova società vuole acquistare anche le quote della parte pubblica, adesso bloccate per statuto ad un minimo del 51% (maggioranza pubblica garantita).
Il Comune di Umbertide ha deliberato di modificare questo statuto (precisamente all’art. 7) per togliere questa soglia minima di quote possedute da soggetti pubblici, ed ha invitato il Comune di San Giustino a fare lo stesso. Il passaggio in commissione bilancio ed in consiglio comunale e le perplessità sollevate da me e dall’altra lista civica all’opposizione hanno però fatto retrocedere la maggioranza, che ha deciso di prendere tempo rimandando la decisione ad un successivo consiglio comunale.” Dice il consigliere, che prosegue: “Il sospetto del M5S di San Giustino è che anche la maggioranza dovrà per forza di cose adeguarsi, per questioni politiche, a questa decisione imposta da Umbertide, che lo fa, molto probabilmente, per problemi di bilancio. A.i.met. è una delle poche partecipate nel territorio umbro che vanta utili e a questo punto rischia di essere ceduta totalmente a soggetti privati, privandoci di una ricchezza territoriale che porta molti benefici:
– economici, per le casse comunali;
– lavorativi, per le persone che lavorano negli uffici dislocati nei vari territori;
– sociali, per la possibilità (soprattutto per le persone anziane) di recarsi ad uno sportello fisico per avere servizi a portata di mano. La nostra paura è che, con la probabile cessione del 100% delle quote ad un soggetto privato, gli uffici dislocati sul territorio siano smantellati per lasciare spazio ad una gestione telematica dei servizi, a discapito dei posti di lavoro e della facilità di fruizione dei servizi per le persone anziane. E la parte pubblica non potrà più fare la voce grossa come può adesso grazie alle quote che possiede, perdendo la capacità di influire sulle decisioni della parte privata.”
Infine, il consigliere pentastellato promette: “Noi ci attiveremo per informare i cittadini, in modo che siano consapevoli delle scelte delle attuali amministrazioni. Auspichiamo che i cittadini, una volta a conoscenza della situazione, si attivino per fare pressioni sull’amministrazione e tentare di farla retrocedere sulle proprie scelte”.
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