Aggressione ai poliziotti a Città di Castello: due arresti per violenza e resistenza

Due cittadini stranieri arrestati dopo aver aggredito brutalmente due agenti della Polizia

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Aggressione ai poliziotti a Città di Castello: due arresti per violenza e resistenza

Aggressione – Un episodio di violenza inaudita ha avuto luogo la sera del 21 dicembre nei pressi della stazione ferroviaria di Città di Castello, dove due agenti della Polizia di Stato sono stati aggrediti durante un intervento per sedare una rissa tra tre individui, tutti già noti alle forze dell’ordine. L’episodio ha suscitato indignazione tra le forze dell’ordine e la comunità locale, portando a due arresti per i reati di resistenza, violenza, minaccia, lesioni personali e oltraggio a pubblico ufficiale. Uno degli agenti coinvolti ha riportato gravi lesioni, tra cui fratture al polso, al ginocchio e alla schiena, mentre i due aggressori sono stati arrestati e posti ai domiciliari in attesa di processo.

L’aggressione è avvenuta durante un intervento di routine, ma l’intensità dell’episodio ha messo in luce la crescente violenza contro le forze dell’ordine e la difficoltà degli agenti nel garantire la sicurezza in un contesto che sta diventando sempre più pericoloso. La situazione è degenerata rapidamente, e i due aggressori hanno agito con violenza gratuita, mettendo in pericolo la vita dei poliziotti e rischiando di alimentare un clima di insicurezza e intolleranza nei confronti delle istituzioni preposte alla sicurezza pubblica.

La dinamica dei fatti

Tutto è iniziato nel pomeriggio del 21 dicembre, quando una segnalazione è giunta alla Polizia di Stato di Città di Castello riguardo a un gruppo di ragazzi che stavano infastidendo altri passeggeri all’interno di un treno in arrivo alla stazione centrale della città. La situazione, che all’inizio sembrava sotto controllo, è rapidamente degenerata. Quando gli agenti sono giunti sul posto, si sono trovati davanti a una scena di caos e disordine. Un uomo, successivamente identificato come Marzouki Wael, cittadino tunisino classe 1983, in evidente stato di ebbrezza alcolica, ha iniziato a minacciare e insultare gli agenti, per poi lanciarsi contro l’autovettura di servizio della Polizia, colpendola con pugni, calci e sputi.

Wael, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali, non si è fermato alla semplice aggressione verbale e fisica, ma ha sfruttato la confusione creatasi con l’arrivo di altri passeggeri per chiamare un amico e invitarlo ad unirsi alla violenza. Pochi minuti dopo, il secondo aggressore, Boca Negra Espinoza Robinson Miguel Corzo, un peruviano di 22 anni, ha fatto il suo ingresso sulla scena, arrivando velocemente in bicicletta. Senza alcuna esitazione, ha colpito violentemente uno dei poliziotti, con calci e pugni diretti al corpo dell’agente.

La reazione della polizia

Nonostante la situazione estremamente critica, con uno degli agenti che ha subito gravi lesioni, i poliziotti sono riusciti a mantenere il controllo e a gestire la situazione con professionalità. In un contesto di completa assenza di supporto da parte delle forze locali, gli agenti sono riusciti a fermare i due aggressori, procedendo al loro arresto. Il Coisp, il Sindacato di Polizia, ha sottolineato la difficoltà dell’intervento, con il segretario Domenico Pianese che ha denunciato la totale carenza di supporto delle autorità locali, che ha esacerbato ulteriormente la situazione di pericolo per gli agenti.

L’aggressione ha avuto un esito drammatico per uno degli agenti, che ha riportato fratture multiple, tra cui una al polso, una al ginocchio e una alla schiena. Questo episodio evidenzia ancora una volta i rischi quotidiani cui sono esposti i membri delle forze dell’ordine, che, nonostante i pericoli, continuano a svolgere il proprio lavoro per garantire la sicurezza della collettività.

L’arresto degli aggressori

Nonostante i tentativi di fuga, i due aggressori sono stati prontamente arrestati. Marzouki Wael, dopo aver tentato di fuggire, è stato rintracciato nella sua abitazione e arrestato per i reati di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali e oltraggio a pubblico ufficiale. Il Boca Negra Espinoza Robinson Miguel Corzo, invece, ha tentato di nascondersi, ma è stato rintracciato grazie alla collaborazione con l’Arma dei Carabinieri di San Sepolcro, che lo ha arrestato nei pressi di una discoteca del territorio. Entrambi gli arrestati sono stati posti ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

L’episodio ha suscitato una forte indignazione, non solo tra le forze dell’ordine, ma anche tra i cittadini, che hanno espresso preoccupazione per l’aumento della violenza nei confronti degli agenti di polizia e la crescente difficoltà nel mantenere l’ordine pubblico in contesti di crescente tensione sociale.

Le reazioni delle autorità

Il sindacato di polizia Coisp ha rilasciato una dichiarazione durissima in merito all’accaduto. Domenico Pianese, segretario del sindacato, ha sottolineato che la violenza contro gli agenti non è più un fenomeno isolato, ma una realtà che sta crescendo. Pianese ha evidenziato la necessità di regole più severe per punire chi aggredisce le forze dell’ordine, e ha ribadito che la Polizia non può più operare in solitudine, senza un adeguato supporto da parte delle istituzioni locali e nazionali. La violenza contro la polizia, secondo Pianese, non solo mette in pericolo gli agenti, ma anche l’intera comunità, minando il rispetto per le istituzioni e la sicurezza pubblica.

Il Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, ha espresso solidarietà agli agenti coinvolti nell’aggressione e ha ribadito la posizione del Governo in merito alla sicurezza delle forze dell’ordine. Prisco ha dichiarato che la sicurezza delle forze dell’ordine è una priorità assoluta per il Governo, aggiungendo che è fondamentale tutelare chi indossa una divisa. Il Governo, ha continuato il Sottosegretario, ha fatto una scelta chiara: difendere e proteggere le forze di polizia, come confermato dalle recenti misure contenute nel DDL Sicurezza, che includono il ripristino del turnover al 100% per i pensionamenti e l’introduzione di nuove norme di tutela.

Inoltre, Prisco ha annunciato che entro gennaio arriveranno 31 nuovi operatori nella Questura di Perugia, un rinforzo che contribuirà a migliorare la capacità di risposta delle forze di polizia di fronte a episodi di violenza come quello accaduto a Città di Castello.

L’importanza della protezione delle forze dell’ordine

Questo episodio ha messo in evidenza la crescente necessità di misure di protezione per le forze dell’ordine, che sono sempre più sotto attacco da parte di individui violenti e senza scrupoli. La reazione di Prisco e delle altre autorità evidenzia l’importanza di politiche di sicurezza che non solo tutelino la collettività, ma che pongano in primo piano la protezione di chi lavora ogni giorno per garantire l’ordine e la legge.

Pianese, nel suo intervento, ha sottolineato che è inaccettabile che gli agenti della polizia siano lasciati soli in situazioni di grande pericolo, senza il supporto adeguato e le risorse necessarie per far fronte a un fenomeno criminale in continua evoluzione. Il rafforzamento delle forze di polizia, sia in termini di numero che di mezzi, è visto come una risposta fondamentale per garantire che episodi di violenza come quello di Città di Castello non diventino la norma.

Conclusioni

L’aggressione ai danni dei poliziotti di Città di Castello non è solo un episodio di violenza isolato, ma un campanello d’allarme che mette in luce le difficoltà quotidiane delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità e mantenere la sicurezza in contesti sempre più complessi e pericolosi. La solidarietà espressa dalle istituzioni politiche, così come le misure annunciate per rafforzare le risorse a disposizione della polizia, sono un segnale importante, ma resta necessario un impegno costante per garantire la protezione di chi lavora ogni giorno per la sicurezza di tutti.

La violenza contro gli agenti di polizia deve essere combattuta con decisione, sia sul piano normativo che operativo, affinché episodi come quello accaduto a Città di Castello non diventino una routine. La protezione delle forze dell’ordine deve essere una priorità per il Governo e per tutte le istituzioni, perché chi lavora per la sicurezza pubblica merita di essere rispettato e tutelato in modo adeguato.

Dichiarazione del sindaco Luca Secondi in riferimento ai fatti accaduti il pomeriggio di Sabato 21 Dicembre

Dichiarazione del sindaco Luca Secondi in riferimento ai fatti accaduti il pomeriggio di Sabato 21 Dicembre: “Totale solidarietà alla Polizia di Stato ed in particolare agli agenti che sono stati aggrediti nel corso dello svolgimento di un servizio di pubblica sicurezza. Questo ulteriore episodio deprecabile che va purtroppo ad aggiungersi ad altre situazioni a livello nazionale, richiede una maggiore presenza delle forze dell’ordine alle quali esprimo a nome di tutta la comunità locale i sentimenti di gratitudine e vicinanza per il lavoro che ogni giorno svolgono, a rischio della propria incolumità, a tutela dei cittadini e la sicurezza nel territorio. Gratitudine anche ai Carabinieri e alla Polizia Locale che in questo caso come in altri, sono intervenuti a supporto dei colleghi della Polizia di Stato e delle forze dell’ordine”.

Poliziotti aggrediti, Marchetti (Lega): “Solidarietà agli agenti. Necessario riformare la Giustizia”

“Massima solidarietà agli agenti della Polizia di Città di Castello che, mentre tentavano di sedare una rissa, hanno subito un’aggressione verbale e fisica per mano di alcuni cittadini di origini straniere già noti alle Forze dell’Ordine. La sicurezza è una priorità per la Lega e lo stiamo dimostrando con concretezza: il Ministro Piantedosi ha infatti deciso di intensificare la presenza degli agenti sul nostro territorio, tanto che nel DL Sicurezza è previsto l’arrivo di 31 operatori assegnati alla Questura di Perugia già nel gennaio prossimo.
L’aggressione subita dai poliziotti tifernati deve indurre una riflessione seria anche sulla necessità di riformare la giustizia secondo buonsenso affinché chi ci difende venga difeso.
Coloro che rischiano le loro vite per garantire la sicurezza nelle nostre città devono avere maggiori tutele e non possono rischiare di subire processi solo perché tentano di difendersi dai malviventi. Tolleranza zero per chi non rispetta le nostre donne e uomini in divisa”.

Così in una nota il Segretario della Lega Umbria, On. Riccardo Augusto Marchetti

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1 Commento

  1. Manifesto la mia solidarietà agli uomini della Polizia di Stato e tutte le Forze dell’Ordine. Purtroppo come in ogni dove anche qua nell Alta Valle del Tevere esistono e vivono soggetti poco raccomandabili. Le pattuglie con i Suoi Uomini stanno facendo l’impossibile ma oramai il sopravvento è preso e se poi questi teppisti oggi si arrestano e domani sono di nuovo tra noi, mai potremo dire fine. La politica locale si dovrebbe soffermare di più su questo fenomeno e mettere a sistema una prevenzione e strutturardi in ambito locale in modo da avere un maggior controllo e monitoraggio condiviso sui flussi.
    Non è da perdere tempo il problema e anche di noi piccoli paesi e non solo delle città di cui vediamo in TV.

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