
Rifiuti, Umbertide Cambia chiede commissione comunale d’inchiesta
La richiesta di costituire la Commissione d’inchiesta è stata formalizzata attraverso la presentazione di un ordine del giorno
dai Consiglieri di Umbertide cambia – Nella vicenda Gesenu Umbertide cambia sceglie la via maestra e senza tentennamenti: «Ora che si è insediata presso il Consiglio regionale dell’Umbria la Commissione d’inchiesta sui rifiuti per la verifica sulla tenuta del sistema di gestione integrata dei rifiuti sul territorio regionale con particolare riferimento alla raccolta differenziata, e la valutazione delle implicazioni delle e ricadute sul sistema dell’interdittiva antimafia notificata dal Prefetto di Perugia a Gesenu, Ecoimpianti e Gest srl”, risulta urgente la costituzione anche di una Commissione comunale che lavori parallelamente a quella regionale e la integri con la propria documentazione, a tutela dell’interesse della comunità locale e nello spirito di trasparenza che deve necessariamente caratterizzare l’azione amministrativa dell’Ente comunale».
La richiesta di costituire la Commissione d’inchiesta, prevista dallo Statuto comunale, è stata formalizzata attraverso la presentazione di un ordine del giorno in Consiglio Comunale.
Senza sconti, ma dritti a verificare se via sia stata inadeguatezza del sistema di gestione integrata del ciclo dei rifiuti nel nostro territorio e in quello regionale, anche con riferimento alla presenza di siti altamente inquinati e siti non bonificati, ai danni ambientali da essi determinati e allo spreco di risorse pubbliche. Il caso Pietramelina è lì a dire la realtà».
“Umbertide cambia, ma anche le altre opposizioni e lo stesso PD, hanno evidenziato, attraverso la presentazione di specifici ordini del giorno ed interrogazioni, la necessità di approfondimenti in merito alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, sollevando anche la possibilità per il Comune di Umbertide si costituirsi parte civile / parte offesa negli eventuali processi a carico di Gesenu”.
Umbertide cambia ricorda che la Commissione d’inchiesta regionale, istituita il 24 novembre scorso, dovrà terminare i suoi lavori entro il termine del 7 aprile.
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