Calcio, Fontanelle Branca-Virtus Sangiustino 1-0

Calcio, Fontanelle Branca-Virtus Sangiustino 1-0

Calcio, Fontanelle Branca-Virtus Sangiustino 1-0
Gaggiotti ispira, Gambini insacca: ecco l’ottava meraviglia al “Santa Barbara”

Provate a riportare indietro le lancette di 100 giorni. Alla vigilia, cioè, dell’esordio in un campionato nuovo, un lido mai esplorato prima dal Fontanelle Branca, squadra accreditata di un buon piazzamento salvezza e poco più dagli addetti ai lavori. Provate adesso a tornare nel presente e chiedervi cos’è che suggerisce quel numero 33 accostato alla casella della formazione biancoblù. Un risultato pazzesco, certificato dal titolo di campione d’inverno che suggella una prima parte di stagione a dir poco straordinaria. E poco importa se qualcuno (giustamente) farà notare che quel titolo in realtà conta carta straccia: è platonico, d’accordo, ma qualcosa pur sempre vuol dire. Ad esempio che al “Santa Barbara” non ce n’è per nessuno, e che di questo passo la favola brancaiola non pare affatto destinata ad esaurirsi tanto in fretta.

PIÙ FORTI DELL’EMERGENZA La Virtus Sangiustino ha provato a portar via almeno un punto dalla tana dei biancoblù, ma alla fine ha dovuto fare i conti ancora una volta col pragmatismo di una squadra che almeno in casa ha imparato ad essere implacabile. Vorrebbe essere cinica, ma invero di occasioni per trascorrere un pomeriggio più tranquillo la compagine eugubina ne ha sprecate troppe per non mordersi i gomiti. Ma è bastato lo stesso per staccare l’ottavo tagliando casalingo stagionale, come nessun’altra formazione ha fatto nel calcio regionale da settembre in qua. Un record che vale tanto oro qualche pesa e che riconsegna la vetta solitaria a una squadra che ha saputo far fronte a un’emergenza acuta (fuori Paradisi, Cacciamani, Martini e Montanari, oltre al lungodegente Radicchi) anche al cospetto di una squadra di categoria, salita a Gubbio per provare a fare l’impresa.

BASTA GAMBINI L’attesa, che fa rima con impresa ma stavolta resta tale, era tutta per il ritorno del Pistolero in quella che è stata la sua prima casa. Un ritorno che s’è fatto beffe dell’emozione, se è vero che dopo uno squillo su punizione al 3’ è proprio dal suo piede (anzi, dalla sua testa) che al 6’ è nata l’azione che ha deciso la partita. Gaggiotti è stato prima scaltro nel portar via due difensore, facendoli decentrare vicino alla bandierina. Poi ha crossato in mezzo per Marchi, che è arrivato appena un attimo in ritardo sul taglio, ma che toccando, anzi sfiorando la palla ha finito per servire ancor meglio l’accorrente Gambini, che di piatto (alla Rivera in stile Italia-Germania 4-3 di Mexico ’70) ha firmato il gol partita. Un bacio alla fidanzata presente in tribuna e tanti saluti alla concorrenza. Certo la partita, specie la prima frazione ha vissuto di molte altre occasioni. Meglio i brancaioli fino alla mezzora, con Marchi che due volte ha scaldato le mani di Matteagi con conclusioni dalla distanza (e guarda caso sempre servito da Gaggiotti). Più garibaldini gli ospiti nel finale di tempo, con Lazzerini che al 26’ ha fallito il rigore del possibile 1-1.

PERICOLO SCAMPATO L’episodio alla fine ha girato a favore dei padroni di casa, ma resta difficile capire cosa abbia visto il direttore di gara (che ha parlato di una spinta di Gnagni ai danni di un avversario). Un altro arbitraggio scadente, al di là degli episodi, che conferma parecchie lacune in una classe arbitrale che sin qui ha mostrato poche luci e molte ombre. La bordata alle stelle di Lazzerini, come detto, ha rimesso le cose a posto, ma ha contribuito a rendere un po’ più nervosa una gara che pure è filata via liscia senza troppi sussulti fino all’intervallo, con una punizione velenosa dell’altro Gaggiotti (Alessandro) che per poco non ha sorpreso Matteagi. Stesso copione ma dalla parte opposta del campo in apertura di ripresa (stavolta il portiere c’ha dovuto mettere i guanti) prima dell’occasione più ghiotta sciupata da Marco Gaggiotti, che davanti a Matteagi ha avuto pietà calciandogli in botta (dirà per scarsa lucidità: non giocava una gara ufficiale da oltre un mese e mezzo). L’ultimo scampolo di gara è vissuto su fiammate: un paio di belle mischie in area brancaiola, con Tasso sempre attento alla risposta, una conclusione da fuori di Ale Gaggiotti e un’altra di Passeri (col mancino) ne finale, prima dell’unico brivido vero corso in pieno recupero su una girata di Baldi che ha attraversato tutto lo specchio senza finire in porta. In mezzo un predominio territoriale appannaggio dei giallorossi di Bendini e cambi obbligati per Lisarelli (Gambini, che ha preso una pallonata a fine primo tempo, sostituito da Benedetti, che ha chiuso nell’inedito ruolo di seconda punta), ripagato però dalla fiducia data a Baldinelli (tra i migliori) e Panetta. La corsa finale sotto la Mex è paradossalmente più “contenuta”, figlia anche di una stanchezza che inevitabilmente è affiorata. O forse è colpa dell’abitudine: che a furia di stare in alto il cielo sta davvero diventando sempre più blu.

COMMENTI “Nessuno l’avrebbe mai osato solo immaginare a settembre di finire il girone d’andata davanti a tutti. Ma se è successo vuol dire che qualcosa di buono lo abbiamo fatto”. È felice, Andrea Lisarelli. Anzi, se possibile è quasi sorpreso: “Anche oggi c’abbiamo messo una voglia e una grinta fuori dal comune. La Sangiustino è una squadra molto ben attrezzata, con esterni rapidi e di categoria. Noi siamo in emergenza, inutile girarci intorno, e la coperta tira che tira alla fine sta diventando corta. Però abbiamo ottenuto l’ennesimo successo casalingo, a riprova del fatto che questo campo e questo ambiente ci esalta”. Sull’esordio di Gaggiotti: “Si sta inserendo bene. Per me è facile avere un certo dialogo con lui, dato che ci conosciamo anche per motivi familiari. Ma ho chiesto alla squadra di aiutarlo a inserirsi e i ragazzi c’hanno messo un attimo per farlo sentire davvero a casa”. Proprio El Pistolero a fine gara, mentre lava gli scarpini, ammette di essersi divertito: “L’unico modo che ho per ritrovare la forma è giocare, anche se dopo così tanto tempo ho fatto fatica. Sono felice per l’accoglienza e per la vittoria, ora speriamo di ripeterci con la Pievese. Il gol sbagliato a inizio ripresa? Lo ammetto, non ero lucido… dopo quasi due mesi senza partite non è facile riprendere…”. Valerio Bendini, tecnico ospite, riconosce i meriti della capolista: “Ha vinto con merito, anche se penso che se avessimo pareggiato nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Loro sono partiti meglio, poi nella ripresa abbiamo provato a spingere, ma senza fortuna. Se avessimo segnato il rigore sarebbe stata forse un’altra partita, ma quello che sta facendo il Fontanelle Branca è sotto gli occhi di tutti e penso che solo il Lama possa competere per toglierli il primato”.

FONTANELLE BRANCA – VIRTUS SANGIUSTINO 1-0

FONTANELLE BRANCA: Tasso, Carubini, Baldinelli (47’ st Vagnarelli), Panetta, Gnagni, Francioni, Passeri, Gambini (15’ st Benedetti), Gaggiotti M. (37’ st Ghirelli), Marchi S., Gaggiotti A. A disp.: Lapazio, Cerbella, Pierotti, Piccotti. All.: Lsiarelli.

VIRTUS SANGIUSTINO: Matteagi C., Ruggeri, Matteagi L., Baldi, Bottoni (27’ st Poggini), Lazzerini, Bendini (32’ st Polchi), Grilli, Piccini, Belloni, Sanchez (15’ st Alii). A disp.: Boncompagni, Antinori, Tomassini, Brondoli. All.: Bendini.ù

ARBITRO: Reali di Foligno.

Guardalinee: Clementella e Stocchi.

MARCATORE: 6’ pt Gambini.

NOTE: al 26’ pt Lazzerini (VS) ha fallito un calcio di rigore (alto). Spettatori 180 circa (100 abbonati). Ammoniti: Matteagi L. (VS), Baldinelli (FB), Gambini (FB), Gnagni (FB), Bottoni (VS), Grilli (VS), Gaggiotti A. (FB). Angoli: 6-5 per il Fontanelle Branca. Recupero: pt 2’, st 4’.

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