
Umbertide Cambia: “Regolamento sagre e feste popolari non tiene conto esigenze ristoratori”
Stefano Conti, consigliere comunale di Umbertide cambia, ha così sintetizzato la posizione del movimento civico
da Umbertide cambia – “Quello sulle sagre e le feste popolari è un regolamento formalmente bene impostato, ma che soffre di alcune forzature politiche da correggere. Abbiamo proposto delle modifiche, che non sono state accolte, per questo abbiamo espresso il nostro parere contrario”. Stefano Conti, consigliere comunale di Umbertide cambia, ha così sintetizzato la posizione del movimento civico sul nuovo regolamento che disciplina l’organizzazione degli eventi popolari, specificando nel suo intervento in Consiglio i motivi della posizione assunta.
“Eccessivamente lungo, 10 giorni, il periodo previsto per la somministrazione di alimenti e bevande, che non tiene conto dell’esigenza di contemperare in maniera equilibrata l’organizzazione di feste e l’attività di ristoratori, pizzerie, esercizi di gastronomia.
Abbiamo proposto un massimo di 5 giorni. Gli orari relativi alla conclusione di spettacoli ed eventi musicali ripetitivi, le una e le due di notte, ci sembrano poco rispettosi delle esigenze di chi abita nelle zone che solitamente li ospitano.
In questi casi ci sembra opportuno contenere gli orari alle 23, massimo alla mezzanotte. Siamo d’accordo inoltre sul fatto di contenere la facoltà di deroga riconosciuta al Sindaco, in quanto rischierebbe di rendere vana la previsione regolamentare. Come pure sulla necessità di limitare le spese relative alla valutazione previsionale dell’impatto acustico”.
Altro punto contestato quello relativo ai controlli. “Il regolamento – ha detto Stefano Conti – prevedendo un controllo a campione lascia una inutile spazio discrezionale nella attività affidata alla polizia municipale. Sarebbe più corretto, considerate anche le feste che dovranno essere oggetto di verifica, prevedere il controllo in occasione di ogni evento e comunque sempre in presenza di esposto scritto”.
Con l’occasione Conti ha anche proposto una riflessione su due questioni inerenti l’argomento trattato: “la necessità – ha detto il consigliere di Umbertide cambia – di dare una identità ed uno spessore culturale diverso alla tradizionale festa dell’ 800, uno dei più importanti appuntamento del settembre umbertidese che rischia però di degenerare in una cena popolare ad alto tasso alcolico, nonché l’opportunità di stimolare la riorganizzazione di una pro-loco, tipica associazione che dovrebbe curare la promozione ed il coordinamento degli eventi popolari, sostituita o forse soffocata da una attività dell’Amministrazione comunale, utile quando di stimolo e sostegno, negativa quando diventa protagonismo eccessivo e momento di controllo politico”.
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