Città di Castello, inaugurata nuova esposizione Consorzio Smai

“A Città di Castello i mobili si fanno ancora”. E’ il messaggio che gli artigiani del Consorzio Smai hanno voluto dare con la riapertura della mostra al Centro Servizi di Cerbara, che è stata inaugurata sabato scorso con una cerimonia alla quale sono intervenuti il presidente del sodalizio Emanuele Emiliani, l’onorevole Giampiero Giulietti, il sindaco tifernate Luciano Bacchetta, Cristian Goracci, presidente di Sogepu, proprietaria dell’ala dell’immobile dove è allestita l’esposizione, autorità civili e rappresentanti politici.

La nuova sede dello Smai simboleggia la ritrovata fiducia dei soci del consorzio nella ripresa economica e nel rilancio dell’intero comparto dell’arredamento artigianale locale, dopo la gravissima crisi che a partire dal 2008 si stima abbia portato alla chiusura in Alta Valle del Tevere del 40 per cento delle aziende del legno, con la perdita di circa il 60 per cento della forza lavoro del settore.

“Nelle nostre aziende artigiane sta tornando il lavoro – ha spiegato il presidente Emiliani – un segnale molto importante per noi, che ci spinge a investire per dare nuove opportunità ai soci di misurarsi con un mercato nel quale abbiamo dimostrato di poter ancora stare a pieno titolo, con la qualità della nostra produzione, ma anche con la capacità di innovare per rispondere alle mutate esigenze della clientela”.

La riapertura dell’esposizione, strategica per testimoniare come la tradizione del mobile in Alta Valle del Tevere, considerata tuttora un’eccellenza in Umbria e in italia, abbia mantenuto intatta la propria capacità produttiva, segna la prima tappa di un percorso di rafforzamento dello Smai al quale sarà data ulteriore sostanza con un aumento di capitale che verrà sottoscritto subito dopo l’estate dai soci del consorzio.
Nei mille metri quadrati della mostra, ristrutturata da Sogepu con il forte impulso dell’amministrazione comunale, una nuova filosofia espositiva permette alla clientela di scoprire la gamma completa della produzione dei soci dello Smai, dai mobili in legno massello alle porte e alle finestre, fino ai complementi di arredo.

La riproduzione di un vero e proprio appartamento, interamente arredato con pezzi unici realizzati dagli artigiani del consorzio, è lo specchio di un modello produttivo ormai evoluto, rivisitato nel design e nella funzionalità grazie alla collaborazione con architetti specializzati, che riesce oggi a coprire interamente la filiera dell’arredamento della casa.

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