
Dopo averci accompagnato per tutta la primavera 2015 si è conclusa la rassegna “I Venerdì della Cultura”. L’iniziativa, ultima del nuovo calendario dell’assessorato Crispoltoni, si è contraddistinta per l’attenta tessitura di argomenti che hanno coniugato arte, storia, tradizione e territorio. Gli incontri, che si sono succeduti da metà aprile a metà giugno, hanno saputo affrontare con specificità, ma anche con accessibilità ad ogni fascia di pubblico, il forte legame che il Comune di San Giustino testimonia nel panorama artistico e storico di questa parte del centr’Italia, con approcci personalizzati da parte dei relatori che hanno saputo fondere aneddoti con vere e proprie lezioni magistrali.
Essere al posto giusto nel momento giusto, avrebbe detto un famoso giornalista toscano, e così San Giustino è diventata patria per il fuoriuscito Doceno, che ne ha arricchito le eleganti sale di Castello Bufalini, teatro di fuga dell’Eroe dei due mondi dopo l’esperienza romana, attraverso quella strada che ancora “l’Austriaco non conosceva” e che Napoleone nel suo progetto di congiunzione di una “due mari” aveva iniziato.
I Venerdì hanno ricordato, attraverso i relatori, anche il fascino unico di questa parte della Val Tiberina, già assurta con Plinio il Giovane a buen ritiro ed i cui scritti, riproposti nella loggia di Villa Graziani al tramonto, hanno infiammato, colorandole, le immagini di una Pompei lontana e leggendaria. Sempre dagli scritti di Plinio sono stati mutuati gli schemi del giardino rinascimentale e tardo rinascimentale, che la stessa Villa Graziani testimonia nelle proporzioni numeriche e nella flora, con la grazia e l’armonia che sintonizzano l’uomo alla natura. Non è mancato il contemporaneo espresso con il pregevole studio della medaglistica – settore non minore delle arti, ancora molto da approfondire e valorizzare – che ha saputo ricostruire il lungo secolo breve degli avvenimenti a noi più vicini.
Siamo grati ai relatori che vogliamo ricordare nominativamente: Marco Maovaz, Luigi Armandi, Matteo Canicchi, Francesca Chieli, Roberto Ganganelli, oltre al collezionista locale Fazio Perla.
Gli incontri hanno confermato la proficua collaborazione in sinergia con il nuovo Segretariato Regionale del MIBACT per l’Umbria, con Gli Amici dei Monumenti e Musei Porta dell’Umbria, con Poliedro Cultura, con piena soddisfazione per chi si è adoperato e per chi ha partecipato.
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