“Enrico Zangarelli”, La scuola “Nicola Monterisi” di Salerno stravince con due orchestre

Suonare è una festa, la musica è gioia, rispetto, educazione, compostezza, serietà, responsabilità.
Una passione che porta anche lontanissimo da casa, a fare sacrifici per mettersi alla prova, imparare, migliorare e alla fine essere semplicemente felici di aver partecipato.

Come ogni anno la cerimonia finale del XVII Concorso Nazionale Enrico Zangarelli di Città di Castello, la manifestazione promossa dall’Associazione Culturale Planetario Artistico insieme alla scuola secondaria di primo grado “Alighieri-Pascoli” di Città di Castello, al Comune di Città di Castello, al Distretto Scolastico n.1, con il patrocinio della Provincia di Perugia, la collaborazione del Gal Alta Umbria e il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, è stata una straordinaria finestra sui giovani e sulle loro vite dedicate allo studio della musica. Una finestra attraverso la quale vedere quanto uno strumento e uno spartito possano essere importanti per una crescita sana, quanto possano appagare profondamente e tenere fuori da un’aula, come da una chiesa, problemi e degenerazioni purtroppo connaturati alla società.

Un messaggio universale, che si rinnova ogni anno anche se cambiano le scuole, cambiano gli studenti, ed è forse il patrimonio più grande di una manifestazione che, seppur nata in quest’ultima edizione tra le pesanti incertezze specchio delle difficoltà economiche attuali delle scuole e delle famiglie, ha saputo ancora offrire una bellissima opportunità a 1.300 studenti di 36 istituti da tutta Italia.

Chiunque arrivi a Città di Castello per partecipare al Concorso Zangarelli viene contagiato da questa atmosfera positiva, come ha testimoniato una volta di più durante i saluti della cerimonia finale uno dei prestigiosi ospiti dell’anno, il maestro argentino Omar Cerulnik. Protagonista insieme al maestro Fabio Mazzitelli dell’eccezionale concerto di apertura e commissario della giuria internazionale, l’illustre musicista, che è una tra le più importanti figure del mondo culturale argentino, ha definito straordinaria l’esperienza vissuta alla manifestazione e ha spronato tutti a fare del proprio meglio per continuare a diffondere lo studio della musica su un palcoscenico così unico.
“Il Concorso Zangarelli ha dimostrato ancora una volta di essere una opportunità importante per i giovani, per chi studia musica – hanno dichiarato i direttori artistici Giorgio Albiani e Michele Rossetti – quello che stiamo facendo è per le nuove generazioni, per i nostri figli, e perché si abbia una maggiore sensibilità per le cose che li circondano, non si corra ai ripari quando è troppo tardi, è un investimento per salvaguardare la nostra storia e il futuro dei nostri ragazzi”.

Attorno alla propria tradizionale connotazione educativa, Il Concorso Zangarelli sta consolidando anno dopo anno anche una proiezione internazionale, che è stata rafforzata in questa edizione dal ponte stabilito con l’Argentina e le sue istituzioni musicali per avviare relazioni finalizzate a offrire opportunità di studio e scambio artistico tra musicisti, insegnanti e studenti del territorio.

“Crediamo che fare rete sia il futuro dell’insegnamento e dello studio della musica – hanno sottolineato Albiani e Rossetti – e contiamo di poter sviluppare in questo territorio progetti di valenza internazionale, che permettano di costruire nuove opportunità di fruire di questa bellezza culturale, ma anche di contribuire allo sviluppo dell’economia locale”.

E’ questo il contesto in cui l’Associazione Planetario Artistico sta già collaborando con la Fondazione Hallgarten – Franchetti Centro Studi Villa Montesca, con l’obiettivo di mettere a frutto i finanziamenti europei per lo studio della musica.

Al cospetto di un futuro ambizioso e proiettato oltre i confini tifernati, nella cerimonia di premiazione delle orchestre di ieri sera nella chiesa di San Domenico, il presente del Concorso è stato emozionante e coinvolgente come di consueto.

Tra l’entusiasmo degli studenti e dei loro insegnanti, le migliori orchestre presenti alla manifestazione hanno offerto un vero spettacolo, deliziando gli appassionati presenti in platea, dove, accanto al dirigente scolastico della scuola “Alighieri-Pascoli” Roberto Cuccolini, al direttore organizzativo e amministrativo del Concorso Anna Maria Ercolani, al commissario del Distretto Scolastico n.1 Luigi Chieli e alla famiglia Zangarelli, sedevano i rappresentanti delle istituzioni da sempre vicine al Concorso, il Comune di Città di Castello con l’assessore alla Scuola Mauro Alcherigi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello con Antonio Gasperini e Tommaso Ramaccioni, ma anche i rappresentanti di Rotary e Lions e del mondo associazionistico locale.

La cerimonia di premiazione della sezione L riservata alle orchestre ha visto trionfare la scuola secondaria di primo grado “Nicola Monterisi” di Salerno, che ha vinto il primo premio assoluto e la borsa di studio di 700 euro offerta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello con un’orchestra di 48 elementi e il terzo premio, con la borsa di studio di 300 euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, grazie a un’altra formazione di 88 componenti. A quest’ultima orchestra è andata anche la borsa di studio del Circolo Culturale “Luigi Angelini” per la migliore sezione di archi.

L’istituto comprensivo “Bazzano Moteveglio” di Bologna si è classificato al secondo posto e ha vinto la borsa di studio di 400 euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, mentre la borsa di studio di 200 euro offerta dalla famiglia Zangarelli per il miglior arrangiamento segnalato dalla giuria è andata all’istituto comprensivo “Pea-Porcari” di Lucca per il brano “De porcaria”. L’azienda Borgani ha premiato con un clarinetto l’istituto comprensivo “Gramsci-Rodari” di Sestu (Ca) e con una tromba l’istituto comprensivo “P. Borsellino” di Santa Maria del Cedro (Cs).

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