
Tenacia e pazienza sono doti che meritano di essere premiate. In esse si rispecchia la storia di Izabela Kus, la 22enne centrale della Top Quality Group San Giustino diventata titolare da esordiente in B1 nel mese di novembre, a seguito dell’infortunio di Catia Ceppitelli, che poi a fine gennaio ha ripreso il posto in squadra.
Ma l’atteggiamento di Izabela non è cambiato: lavoro, impegno e determinazione sono gli ingredienti giusti per far vincere il campo sulla panchina. Domenica scorsa, nel derby contro la Lucky Wind Trevi, la polacca di Castelplanio – ora italiana a tutti gli effetti – è entrata a inizio terzo set, quando c’era da recuperare una situazione di doppio svantaggio. E il ribaltamento del risultato, in maniera netta e abbastanza veloce, si è consumato grazie anche al suo contributo, fatto di muri, primi tempi e battute insidiose.
“Già alla fine della seconda frazione – dice la Kus – l’allenatore mi aveva detto di scaldarmi. E ovviamente non potevo farmi trovare impreparata. Avete sottolineato la mia prestazione e vi ringrazio; se dovessi auto-valutarmi, direi che è andata abbastanza bene: soddisfatta per ciò che riguarda il fondamentale del muro, ma anche consapevole del fatto che avrei potuto fare molto meglio”. Comunque sia, i tuoi punti sono sempre “assortiti”, nel senso che hanno diverse provenienze, non soltanto l’attacco. “Non ne ho fatti per la verità molti (esattamente 4, per la cronaca n.d.a.), però alla fine ciò che conta è il risultato.
L’importante era quindi vincere il derby e lo abbiamo fatto; anzi, in questa fase di ritorno ci siamo aggiudicate tutte le sfide contro le umbre”. Prima di uscire alla vostra maniera e di bissare il 3-2 dell’andata contro il Trevi, cosa era successo in quei due set persi di stretta misura? “Che probabilmente eravamo partite un po’ scariche, mentre loro difendevano molto e ci prendevano i palloni, ma dal terzo set in poi ci siamo svegliate e abbiamo cominciato a mettere a terra colpi su colpi, oltre che ad aggiustare il muro e a sbagliare di meno in battuta”. E allora, un altro 3-2 che alimenta qualche rimpianto?
“Assolutamente sì. Magari, avremmo dovuto capire che qui a San Giustino ogni squadra si presenta con atteggiamento aggressivo, specie quelle che hanno “fame” di punti per raggiungere i rispettivi obiettivi”. Sette vittorie consecutive in ultimo, un sesto posto che può diventare quinto e soprattutto i numeri che dicono come dalla sesta giornata in poi San Giustino sarebbe da play-off. Anche in questo caso vi sono validi motivi di recriminazione? “Non siamo riuscite a dimostrare all’inizio chi eravamo veramente, ma lo abbiamo fatto con il tempo, diventando una squadra solida e affiatata. Peccato per i punti persi per strada, alcuni malamente; altrimenti, a lottare su in cima ci saremmo state anche noi”.
In cosa credi di essere migliorata nel corso di questa stagione? “Sul piano tecnico, la crescita è stata favorita da un livello più elevato di allenamento e di gioco, ma questo incide poi anche dal punto di vista mentale, dove credo di aver compiuto un salto consistente”. Per concludere, avverti aria di conferma in biancazzurro? I suoi occhi azzurri iniziano a brillare e nel contempo le sue labbra si bloccano: “Una domanda che mi coglie in contropiede, perché al momento il pensiero è rivolto al finale di campionato.
Posso soltanto affermare che sarei contenta di rimanere poiché l’ambiente di San Giustino mi è piaciuto in tutto e per tutto. Se mi venisse proposta la conferma, quindi, sarei felice di accettare”. Bologna e Rieti in trasferta, Firenze in casa: saranno anche le tre partite nelle quali Izabela Kus potrà legittimarsi la permanenza a San Giustino? Chissà!
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