Riaperto il MUMO di Montone [VIDEO] con nuovo allestimento

Riaperto il MUMO di Montone con nuovo allestimento

Inaugurazione con grande afflusso e rinnovato percorso

È stata accolta con partecipazione numerosa la riapertura del Museo di San Francesco di Montone, noto come MUMO, avvenuta nel tardo pomeriggio di domenica 3 agosto. L’evento ha sancito il completamento di un articolato intervento di rinnovamento espositivo, restituendo al pubblico una struttura profondamente trasformata, pensata per coniugare memoria storica e valorizzazione artistica.

Il taglio del nastro ha attirato un vasto pubblico, comprendente cittadini, rappresentanti del panorama culturale umbro e figure istituzionali di rilievo, tra cui esponenti della politica nazionale e regionale. La massiccia presenza ha confermato il valore simbolico che il museo riveste per la comunità locale, non solo come spazio culturale ma anche come emblema identitario condiviso.

L’intervento di riqualificazione è stato curato da Atlante Servizi Culturali, in collaborazione con il Comune di Montone, la Pro Loco e la Soprintendenza per i Beni Culturali dell’Umbria. L’obiettivo è stato quello di dare nuova vita agli ambienti museali, reinterpretandoli in chiave attuale e favorendo un approccio più coinvolgente, capace di mettere in connessione le opere esposte con la storia e le tradizioni del borgo.

Centrale nel nuovo percorso espositivo è lo spazio dedicato alla reliquia della Santa Spina, elemento di profonda devozione popolare. La nuova presentazione, studiata per valorizzarne l’aspetto sacrale e storico, punta a consolidarne il ruolo nella narrazione del territorio.

Con questa riapertura, il MUMO si propone come polo culturale attivo e interconnesso, aperto a collaborazioni con realtà museali nazionali. In questa direzione va la presenza, all’interno dell’allestimento inaugurale, dell’opera Trittico (1994) di Alberto Burri, concessa in prestito dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. Un’iniziativa che apre la strada a nuove sinergie istituzionali, orientate alla valorizzazione del patrimonio artistico dell’Umbria.

Il MUMO si rinnova così come luogo di dialogo tra arte, fede e territorio, integrando memoria e contemporaneità in un’esperienza culturale concepita per essere inclusiva, partecipativa e radicata nella vita della comunità montonese.

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