
A Madrid conoscono due straniere e si ritrovano senza nulla
Tre giovani italiani originari dell’Altotevere umbro sono stati derubati e sedati con una sostanza psicotropa durante una vacanza in Spagna. I fatti si sono verificati a Madrid, dove i ragazzi avevano conosciuto due donne sudamericane durante una serata in discoteca. L’incontro, all’apparenza casuale, si è trasformato rapidamente in una trappola.
I tre, tra i venti e i trent’anni, dopo aver trascorso del tempo con le due donne – come scrive Fabrizio Paladino su La Nazione di oggi -, le hanno invitate nel proprio appartamento, convinti di concludere la serata in modo piacevole. Una volta dentro, hanno bevuto dei drink, probabilmente alterati con un potente sedativo appartenente alla categoria delle cosiddette “droghe dello stupro”. Le sostanze di questo tipo, usate solitamente per facilitare aggressioni sessuali, in questo caso sono servite per rendere le vittime inerti e derubarle.
Quando i tre umbri si sono risvegliati, dopo quasi venti ore di incoscienza, si sono accorti del furto. I portafogli erano stati svuotati: diverse migliaia di euro in contanti e tutte le carte di credito erano scomparse. Alcune transazioni risultavano già effettuate. Le due donne, nel frattempo, si erano dileguate senza lasciare tracce.
Allertata immediatamente la polizia spagnola, gli agenti hanno confermato la pericolosità della situazione. Le due sudamericane risultano coinvolte in altre indagini per episodi simili, con modalità quasi identiche, sempre in contesti notturni. Gli investigatori non hanno escluso la possibilità che si tratti di membri di una rete criminale più ampia, ma su questo aspetto le autorità non hanno rilasciato ulteriori dettagli.
Le droghe dello stupro sono sostanze psicoattive inodore e insapori, spesso somministrate a insaputa della vittima attraverso cibo o bevande. Provocano sonnolenza, confusione mentale, perdita di coscienza e amnesia. Il loro utilizzo in contesti criminali, come confermato da numerose sentenze, può comportare conseguenze penali molto gravi.
I giovani, profondamente scossi, hanno chiesto aiuto alle famiglie per tornare in Italia, ricevendo supporto economico per il rientro. Appartengono a nuclei familiari noti e stimati tra l’Umbria e la Valtiberina toscana, e l’accaduto ha destato forte preoccupazione nella comunità di provenienza.
Rientrati in patria, i tre ragazzi hanno raccontato l’accaduto anche alle forze dell’ordine italiane, collaborando con le autorità spagnole per fornire tutte le informazioni utili all’identificazione delle responsabili. La loro testimonianza potrebbe risultare determinante per chiudere un’indagine che, secondo quanto trapela, riguarda più casi avvenuti con le medesime modalità.
L’episodio, seppur fortunatamente privo di conseguenze fisiche gravi, resta emblematico dei rischi legati all’uso criminale di sostanze sedative e dimostra come le vittime possano essere anche uomini, spesso inconsapevoli del pericolo fino al momento in cui è troppo tardi.
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