
Domenica chiude la 29ª edizione dell’Umbria Film Festival
Gran finale a Montone – Domenica 13 luglio si conclude la 29ª edizione dell’Umbria Film Festival con una giornata interamente dedicata ai cortometraggi italiani e alla proiezione del film “Orwell: 2+2=5” del regista premio Oscar Raoul Peck, evento atteso come chiusura d’autore della manifestazione.
Dopo diversi giorni ricchi di incontri, proiezioni e ospiti internazionali, il festival si appresta a salutare un’edizione che ha registrato una partecipazione superiore alle attese e un coinvolgimento crescente del pubblico. La giornata di venerdì 11 luglio ha visto un momento di particolare rilievo con la tavola rotonda “Luci nell’oscurità. Il cinema come atto etico”, che ha riunito a Montone alcuni tra i più importanti professionisti del cinema contemporaneo.
Moderata da Giorgio Gosetti, delegato generale delle “Giornate degli Autori” del Festival di Venezia, la discussione ha coinvolto registi e autori come Saverio Costanzo – insignito del nuovo premio “Excellence Award” dedicato a figure emergenti di rilievo nel panorama cinematografico –, Adriano Valerio, Ameer Fakher Eldin, Laura Citarella, Matthias Glassner, Charles McKewon e Terry Gilliam.
Gran finale a Montone
Il confronto si è concentrato sul ruolo attuale del cinema in un mondo segnato da profonde crisi globali, tra guerre, disastri ambientali, violazioni dei diritti umani e un diffuso senso di disumanizzazione. I partecipanti hanno riflettuto sulla funzione del racconto visivo come spazio di resistenza culturale e coscienza collettiva, interrogandosi sulla possibilità che il cinema possa mantenere un valore etico oltre a quello estetico, e se ancora oggi sia strumento per “restare umani”.
In particolare è stata affrontata la questione del conflitto a Gaza, tema anche del film “Private” di Saverio Costanzo, proiettato in seguito alla tavola rotonda. Il regista ha ricordato come, a diciotto anni dall’uscita del film, la drammatica evoluzione della situazione palestinese abbia reso quella realtà ancora più complessa e oscura, mettendo in evidenza la difficoltà di raccontare oggi luoghi profondamente cambiati e segnati dalla violenza.
La giornata conclusiva di domenica si aprirà nel pomeriggio al Teatro San Fedele con la proiezione dei cortometraggi italiani in gara nel concorso “Amarcorti”, alla presenza degli autori. A seguire, in piazza Fortebraccio, spazio alla musica con il Re-eaten Jazz Trio che proporrà standard jazz ispirati al cinema.
La serata si chiuderà con la proiezione del film “Orwell: 2+2=5” di Raoul Peck, presentato quest’anno a Cannes con successo di critica e pubblico. Il film, costruito attorno ai diari e agli scritti finali di George Orwell, accompagnati dalla voce narrante di Damian Lewis, intreccia materiale d’archivio e immagini contemporanee con sequenze tratte da “1984” e “Animal Farm”.
Ricorre il 75º anniversario della morte di Orwell, e il festival ha scelto di dedicare questa proiezione come monito e richiamo al valore della solidarietà e del rispetto della vita in un’epoca in cui, secondo la direzione artistica, l’etica sembra fortemente minacciata.
Con questa programmazione, l’Umbria Film Festival conferma la propria posizione di appuntamento culturale di rilievo, capace di coniugare riflessioni profonde e intrattenimento, e di offrire un palcoscenico internazionale ai temi cruciali del presente attraverso il linguaggio del cinema.
Commenta per primo