Fiera di San Bartolomeo confermata, ma senza animali

Fiera di San Bartolomeo confermata, ma senza animali

Stop a bovini, ovini e caprini per allerta “Lingua blu”

La Fiera di San Bartolomeo si svolgerà regolarmente a Città di Castello dal 22 al 24 agosto, ma quest’anno la tradizionale Mostra Zootecnica si terrà senza la presenza di bovini, ovini e caprini. La decisione è stata presa a seguito dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione della “Blue tongue”, malattia virale che ha colpito anche l’Umbria e che può compromettere gravemente la salute degli animali ruminanti.

Il provvedimento è stato ufficializzato al termine di un incontro tra l’amministrazione comunale, i servizi veterinari dell’Usl Umbria 1 e le associazioni di categoria, durante il quale è stata valutata la situazione epidemiologica e la necessità di prevenire qualsiasi rischio per la salute animale e per la tenuta economica del comparto zootecnico locale.

Nonostante l’assenza di alcune delle specie da sempre protagoniste dell’evento, gli organizzatori confermano lo svolgimento della manifestazione nelle date previste, mantenendo invariata la struttura generale della Fiera e puntando su nuove modalità di coinvolgimento del pubblico. La Mostra Zootecnica, pur priva degli animali sensibili al virus, continuerà a essere il fulcro dell’evento, offrendo comunque spazi dedicati alla promozione dell’agricoltura, della ruralità e della cultura contadina.

Il summit tecnico tra amministrazione comunale e autorità sanitarie ha concluso che l’attuale scenario epidemiologico non consente condizioni di sicurezza per l’esposizione di ruminanti, in particolare a causa del rischio di trasmissione attraverso vettori come i moscerini. La scelta, pur sofferta, è stata giudicata necessaria per evitare l’aggravarsi della situazione sanitaria regionale e la compromissione della rete produttiva agricola e zootecnica, considerata strategica per l’economia dell’Alta Valle del Tevere.

L’assenza di bovini, ovini e caprini rappresenta una novità assoluta nella storia della Fiera, che da sempre ha fatto della presenza animale uno degli elementi distintivi. Tuttavia, gli organizzatori assicurano che l’identità profonda dell’evento sarà preservata grazie a un rinnovato programma di attività culturali, educative e ricreative, con particolare attenzione al rapporto tra esseri umani, ambiente rurale e produzione agricola.

Non mancheranno esposizioni, incontri tematici e momenti divulgativi, pensati per offrire al pubblico una panoramica ampia sulle sfide e le opportunità del comparto primario. Saranno valorizzati altri aspetti della ruralità, in coerenza con la finalità della Fiera di promuovere il territorio e le sue eccellenze, pur in un contesto segnato da limitazioni sanitarie.

L’amministrazione comunale, in accordo con le istituzioni sanitarie locali, ha voluto lanciare un messaggio chiaro di responsabilità verso il mondo agricolo e zootecnico, evitando che la partecipazione di animali potenzialmente infetti potesse contribuire alla diffusione del virus, già presente in altre aree umbre.

In questa edizione, quindi, la Fiera di San Bartolomeo si presenterà in una veste in parte rinnovata, ma confermando il proprio ruolo centrale nella valorizzazione del mondo rurale. L’impegno è quello di garantire un evento sicuro, coinvolgente e rispettoso delle normative sanitarie, senza rinunciare alla missione culturale e promozionale che la caratterizza da decenni.

Pur senza la consueta presenza delle principali specie zootecniche, la Mostra manterrà il proprio significato simbolico e informativo, affiancata da nuove attrazioni in grado di rappresentare il legame profondo tra agricoltura, territorio e comunità.

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