
Due feriti, indagini su regolamento di conti per droga
Ha un nome e un volto l’uomo che giovedì sera ha aperto il fuoco con una pistola calibro .45 contro un gruppo di connazionali nei pressi di un bar a Verna, frazione lungo la Tiberina. L’identificazione da parte degli investigatori stringe il cerchio sul presunto responsabile di quella che appare sempre più come una spedizione punitiva legata al controllo del mercato della droga.
I due uomini feriti, entrambi di nazionalità albanese, sarebbero piccoli spacciatori, attivi nella zona tra Umbertide, Verna e Città di Castello. Secondo gli accertamenti, erano arrivati in Italia con un visto turistico valido per tre mesi, utilizzato per svolgere attività illecite al dettaglio prima di fare ritorno oltre Adriatico e rientrare successivamente.
La dinamica della sparatoria, avvenuta intorno alle 19.30, è ancora oggetto di indagine da parte dei carabinieri, coordinati dalla pm Mara Pucci. Testimoni parlano di almeno due, forse tre uomini coinvolti, tutti verosimilmente albanesi, e riferiscono di un individuo robusto, con barba e occhiali come possibile autore materiale degli spari. Secondo le ricostruzioni, l’aggressore ha esploso diversi colpi contro un gruppo di sei persone che stava conversando nel piazzale antistante un bar-tabaccheria e un supermercato.
Il primo ferito, 29 anni, è stato raggiunto da 4-5 colpi al torace e da uno alla gamba mentre tentava di fuggire. Soccorso dai clienti del bar, è stato trasferito con l’elisoccorso Nibbio all’ospedale di Perugia, dove si trova in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Il secondo, di 34 anni, ha cercato scampo dal retro dell’edificio, ma è stato colpito a breve distanza. Trasportato all’ospedale di Città di Castello, ha subito l’asportazione della milza e presenta un polmone collassato. È ricoverato in rianimazione, anche lui in prognosi riservata.
L’intervento della Scientifica dell’Arma ha permesso di raccogliere numerosi elementi sul posto, inclusi bossoli e impronte. Le testimonianze dirette e i reperti verranno ora analizzati per completare il quadro investigativo. Secondo gli inquirenti, il killer avrebbe agito con l’intento di uccidere, come confermato anche da chi si è visto puntare l’arma in faccia.
Il fatto ha provocato forte allarme nella comunità locale. Tra i presenti al momento dell’agguato, anche clienti del market e residenti, molti dei quali hanno riferito uno stato di sconcerto e paura. Sul posto è intervenuto anche l’assessore comunale alla sicurezza, Francesco Cenciarini, che ha definito l’episodio «inaccettabile» e ha espresso sostegno alle forze dell’ordine. Anche il centrodestra umbertidese ha condannato con fermezza quanto accaduto.
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