Commedia dialettale in scena al Giardino della Badia

I “Freghi della Badia” tornano con Campanelli regista

Commedia dialettale – Venerdì 20 giugno 2025, alle 21:30, presso il Giardino della Badia, nei pressi dell’abbazia in località Badia Petroia a Città di Castello, debutterà la nuova produzione teatrale in vernacolo della compagnia “I Freghi della Badia”. Lo spettacolo si intitola “’L diavolo fa le pentole, e no i guperchi”, ed è frutto della scrittura e regia di Matteo Campanelli. La serata rientra nella programmazione estiva di eventi culturali promossi dal Comune, nell’ambito della rassegna “Estate in Città”.

Il lavoro teatrale porta in scena una commedia brillante, costruita intorno a dinamiche relazionali intricate e risvolti ironici. La trama si sviluppa nel giardino di una villa, dove Luigino convoca due figure centrali nella sua vita: la moglie Rossella e l’amico Rocco, quest’ultimo legato sentimentalmente a Luisella. Entrambi i personaggi coinvolti portano con sé situazioni irrisolte, che emergono in un crescendo di tensione e situazioni grottesche.

Un ulteriore elemento di disturbo viene introdotto dall’ingresso di Franca, la nuova sacrestana della chiesa locale. La donna, ascoltando in modo involontario alcuni stralci di conversazione, interpreta male ciò che sente e contribuisce a innescare una serie di incomprensioni. Il fraintendimento iniziale diventa il motore narrativo che alimenta una lunga catena di equivoci, trasformando il contesto domestico in un terreno fertile per scontri e rivelazioni inaspettate.

Commedia dialettale

La vicenda si complica ulteriormente con il ritorno inatteso dello zio di Luigino, una figura carismatica e imprevedibile, soprannominata “el Don Ribelle”. Il suo arrivo scatena nuovi contrasti e riapre antichi dissapori familiari, che si intrecciano con le tensioni già presenti. Le bugie, raccontate con abilità ma prive di una reale copertura, iniziano a cedere sotto il peso degli eventi, mentre le verità mai affrontate emergono in modo irruente, rompendo gli equilibri apparenti.

Il proverbio popolare a cui si rifà il titolo, “il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi”, trova in questa commedia una rappresentazione fedele e attuale. La narrazione si muove tra i registri della satira e del realismo popolare, facendo leva su dialoghi serrati e situazioni paradossali per restituire una riflessione sul potere della parola e sulla fragilità delle maschere che le persone indossano.

Il testo, scritto interamente in dialetto locale, rafforza il legame con il territorio e con la tradizione teatrale del luogo, valorizzando l’espressività e l’immediatezza della lingua parlata. Il pubblico, immerso in uno scenario familiare e riconoscibile, viene coinvolto non solo come spettatore, ma anche come parte attiva di una cultura condivisa che si esprime attraverso il teatro popolare.

La scelta del Giardino della Badia come spazio scenico contribuisce a creare un’atmosfera suggestiva. L’ambientazione all’aperto, unita alla vicinanza con l’antica abbazia, conferisce alla serata un carattere intimo e conviviale. Il luogo stesso ha avuto un ruolo ispiratore nella fase di ideazione della pièce, offrendo stimoli visivi e simbolici che si riflettono nell’allestimento scenografico.

L’ingresso allo spettacolo è libero fino al raggiungimento della capienza massima consentita. L’evento si propone come un’opportunità per trascorrere una serata estiva in compagnia, tra risate e riflessioni, nel segno della tradizione teatrale dialettale. L’iniziativa si inserisce in un più ampio programma di valorizzazione culturale del territorio, con l’obiettivo di mantenere viva la pratica del teatro popolare e di favorire momenti di aggregazione collettiva.

Un riconoscimento particolare viene rivolto alla famiglia Rossi per la disponibilità dimostrata nell’accogliere l’iniziativa. In modo speciale, viene citata Laura, il cui contributo ha reso possibile l’utilizzo del Giardino della Badia come luogo di rappresentazione. Questo gesto ha permesso di trasformare uno spazio privato in un punto di riferimento per la comunità, in un contesto dove l’arte scenica può incontrare la vita quotidiana.

La compagnia “I Freghi della Badia”, attiva da anni nel panorama locale, conferma con questa nuova produzione la propria vocazione per un teatro radicato nella memoria collettiva. L’esperienza maturata negli anni, unita alla costante ricerca di nuove forme espressive legate al linguaggio popolare, si traduce in uno spettacolo che intreccia comicità e introspezione, con l’intento di restituire al pubblico uno spaccato autentico di umanità.

La serata del 20 giugno rappresenta quindi un’occasione significativa per assistere a una rappresentazione che, pur mantenendo la leggerezza della commedia, affronta tematiche universali attraverso il filtro della quotidianità e della tradizione. Un appuntamento che rinnova il dialogo tra scena e territorio, con uno sguardo rivolto tanto al passato quanto al presente.

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