
Risorse e interventi per rilancio ospedale a Città di Castello
L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha affrontato un’interrogazione urgente di Fratelli d’Italia riguardo al complesso ospedaliero San Florido di Città di Castello e le risorse FSC 2021-2027 destinate al suo recupero e valorizzazione. L’interpellanza, presentata dai consiglieri Matteo Giambartolomei, Paola Agabiti ed Eleonora Pace, sollecita chiarimenti su tempi, progetti e destinazioni d’uso della struttura.
Giambartolomei ha illustrato in Aula la necessità di conoscere le tempistiche per l’avvio dei lavori di messa in sicurezza, legati allo stanziamento di 3 milioni di euro assegnati con l’ordinanza commissariale n.129/2022. Ha inoltre chiesto aggiornamenti sullo stato di avanzamento del progetto complessivo previsto dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-2027, che prevede 12 milioni di euro destinati al recupero parziale dell’edificio per ospitare servizi sanitari.
Il consigliere ha ricordato il lungo abbandono dell’ex ospedale, chiuso dal 2000 e soggetto a progressivo degrado, aggravato dall’inerzia di precedenti amministrazioni regionali di centro-sinistra, e il mancato utilizzo nel 2019 delle risorse stanziate dal Commissario per la ricostruzione. Il progetto di recupero, ripreso con la giunta Tesei, si pone come obiettivo prioritario la riqualificazione di un bene storico-architettonico di rilevanza, fondamentale per la comunità tifernate e per il miglioramento dell’offerta sanitaria territoriale.
La situazione attuale della struttura è critica: oltre al deterioramento fisico, la presenza di animali e volatili compromette l’igiene e la sicurezza statica, con rischi per l’intero centro storico di Città di Castello. L’ex ospedale rientra anche in un più ampio intervento di rigenerazione urbana che coinvolge l’area circostante, sottolineando l’urgenza di un recupero che eviti ulteriori danni patrimoniali e ambientali.
L’assessore regionale alla sanità Tommaso Bori ha precisato che la questione riguarda l’intero territorio dell’Alto Tevere e non solo Città di Castello. Ha confermato l’approvazione del progetto di Agenda urbana, già presentato insieme al sindaco e alla giunta comunale, che comprende investimenti superiori ai 6 milioni di euro per la rigenerazione urbana, sociale e ambientale.
Bori ha ribadito l’impegno della Regione sul fronte degli stanziamenti: i 3 milioni dell’ordinanza commissariale per la messa in sicurezza saranno utilizzati a breve, con l’appalto già affidato e contratto firmato. Per quanto riguarda i 12 milioni del Fondo di Sviluppo e Coesione, l’iter ha subito un ritardo di circa sei mesi dovuto a procedure amministrative e profili finanziari, ma sono già state svolte attività preliminari, tra cui sopralluoghi tecnici per rilevare le criticità dell’edificio.
Gli interventi previsti saranno principalmente di natura strutturale, coinvolgendo anche l’impiantistica. La superficie complessiva interessata è di circa 10.500 metri quadri, ma al momento i lavori riguarderanno circa 2.000 metri quadri. La destinazione degli spazi interni sarà definita con la partecipazione della parte sanitaria, in un confronto che vedrà coinvolti Regione, amministrazione locale e ASL.
Bori ha infine sottolineato che la definizione definitiva del progetto e della destinazione d’uso avverrà nell’ambito della redazione del nuovo piano sanitario regionale, attualmente in fase di scrittura, che sarà oggetto di concertazione con gli enti locali e le parti interessate.
Nella replica, Giambartolomei ha ringraziato per le informazioni ricevute e ha ribadito la necessità di vigilare con attenzione sul recupero dell’immobile, evidenziando i rischi per la salute pubblica dovuti all’accesso di volatili all’interno della struttura. Ha quindi auspicato che vengano adottate misure immediate per limitare l’ingresso degli animali e scongiurare ulteriori danni igienico-sanitari.
Il tema della riqualificazione del San Florido rimane centrale per la valorizzazione del patrimonio storico e per il rafforzamento dei servizi sanitari nella zona dell’Alto Tevere, con un impegno concreto della Regione Umbria nel garantire il recupero e la futura funzionalità dell’ex complesso ospedaliero.
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