Eco-bandiera della pace: oltre 800 bambini uniti in arte

Domenica 23 marzo srotolamento nel centro storico

Eco-bandiera della pace: oltre 800 bambini uniti in arte

Eco-bandiera della pace: oltre 800 bambini uniti in arte

Un’iniziativa straordinaria per la pace
La città di Città di Castello si appresta a ospitare un evento unico nel suo genere: la creazione di una eco-bandiera della pace, la più lunga al mondo. Questo straordinario progetto, che si estende per circa 80 metri di lunghezza e 2,3 metri di larghezza, è stato realizzato da oltre 800 bambini e studenti delle scuole primarie e secondarie, i quali hanno dato vita a disegni e scritte su tela bianca riciclata, promuovendo un messaggio di speranza e unità globale.

Dettagli dell’evento
La bandiera verrà ufficialmente srotolata domenica 23 marzo, a partire dalle ore 16, nel centro storico della città, creando un collegamento simbolico tra:
Piazza Matteotti
Piazza Gabriotti
Cattedrale di Città di Castello
In particolare, la bandiera troverà la sua collocazione finale all’interno della navata centrale della cattedrale, contribuendo così a un percorso che mira a entrare nel Guinness dei Primati.

Un progetto ispirato dall’arte
L’idea di questa eco-bandiera è nata dalla mente creativa di Moira Lena Tassi, un’artista poliedrica che ha messo in luce l’importanza dell’arte come mezzo di comunicazione per la pace. Grazie al supporto del Comune di Città di Castello e di diverse istituzioni, tra cui l’Assemblea Legislativa dell’Umbria e la Diocesi locale, il progetto ha preso forma coinvolgendo anche bambini da diverse parti del mondo, inclusi Spagna e Polonia.

Collaborazioni internazionali
Il progetto ha visto una partecipazione attiva non solo da parte dei bambini italiani, ma anche di quelli spagnoli e polacchi. Tra i partecipanti figurano:

Studenti di Varsavia: della “Szkoła Podstawowa nr 2 Przymierza Rodzin” hanno contribuito con entusiasmo.
Bambini di Laredo: vicino a Bilbao, che hanno collaborato con l’Istituto “comprensivo Alberto Burri” per creare un pezzo unico della bandiera.
“Questa bandiera – afferma Moira Lena Tassi – non è solo un’opera d’arte, ma un simbolo di unione tra i popoli”.

Un messaggio di pace e fratellanza
Ogni tappa del viaggio della bandiera sarà un’occasione per le persone di aggiungere i propri pensieri, disegni e messaggi di amore e fratellanza. L’opera, realizzata inizialmente con un lenzuolo bianco riciclato, si arricchirà di nuovi colori e parole ad ogni nuova collaborazione, diventando una vera e propria opera d’arte collettiva in continua evoluzione.

Riconoscimenti e supporto istituzionale
Durante la presentazione del progetto, il sindaco Luca Secondi e gli assessori, tra cui Letizia Guerri e Benedetta Calagreti, hanno sottolineato l’importanza di un’iniziativa che promuove valori fondamentali per la crescita dei giovani. “Questa bandiera rappresenta un percorso educativo e formativo multidisciplinare – ha affermato il sindaco – in grado di coinvolgere vari ambiti cruciali per la crescita dei ragazzi”.

Un’iniziativa per tutti
Il coinvolgimento di diverse realtà, tra cui l’Unità organica di Pediatria dell’ospedale di Città di Castello e il Consorzio Castello Danza, dimostra come l’arte possa essere un potente catalizzatore di cambiamento e collaborazione. Anche i musicisti locali, come Fabio Battistelli e Laureta Cuku, parteciperanno all’evento, arricchendo l’atmosfera con la loro musica.

La bandiera: un simbolo di speranza
L’eco-bandiera della pace, frutto della creatività e dell’impegno di giovani provenienti da diverse nazioni, si preannuncia come un emblema internazionale di cooperazione e solidarietà. “Siamo grati a tutti coloro che hanno partecipato – conclude Moira Lena Tassi – e ci aspettiamo che questo progetto continui a viaggiare, portando il suo messaggio di pace in ogni angolo del pianeta”.

Conclusione
L’evento di domenica rappresenta non solo un momento di celebrazione, ma anche un’opportunità per riflettere sull’importanza di lavorare insieme per un futuro migliore. La eco-bandiera della pace non è solo un’opera d’arte, ma un segno tangibile della volontà dei giovani di esprimere i loro sogni e speranze per un mondo migliore.

 

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