Convegno “Le Foibe e l’Esodo” al Cinema Smeraldo di Citerna

Convegno “Le Foibe e l'Esodo” al Cinema Smeraldo di Citerna

Un incontro significativo sulla memoria storica degli esuli italiani

Il 26 febbraio, il Cinema Smeraldo ha ospitato un convegno intitolato “Le Foibe e l’Esodo”, attirando un pubblico numeroso, tra cui molti giovani. L’evento ha visto la partecipazione di relatori di spicco, tra cui Giovanni Stelli, Presidente della “Società di Studi Fiumani, Archivio Museo Storico di Fiume a Roma”, Raffaella Rinaldi, Presidente regionale del “Comitato 10 Febbraio”, ed Enea Paladino, sindaco del Comune di Citerna.

Durante il convegno, il Prof. Stelli e l’Avvocato Rinaldi hanno fornito un contributo di natura storica e scientifica, supportato dalla proiezione di un filmato d’epoca che documentava la fuga degli italiani dalla città di Pola. Tuttavia, è stata la testimonianza di Sante Giombi, cittadino di Citerna e figlio di Albino Giombi, un esule giuliano, a colpire particolarmente i presenti. La sua narrazione ha messo in evidenza la drammaticità delle esperienze vissute dagli esuli, catturando l’attenzione e l’emozione della sala.

Il sindaco Paladino, durante il suo intervento, ha sottolineato l’importanza di eventi di questo tipo per la divulgazione della memoria storica riguardante le foibe e l’esodo. Ha affermato che è fondamentale ricordare le atrocità subite dai connazionali italiani, vittime di violenze per il solo fatto di essere italiani. Secondo Paladino, il ricordo di questi eventi è stato a lungo trascurato, considerato divisivo o addirittura negato. Ha citato i massacri perpetrati dai partigiani comunisti jugoslavi, ordinati da Tito, evidenziando come ci sia voluto quasi settant’anni perché si iniziasse a discutere apertamente di questi eventi. Inoltre, ha notato che molti libri di testo scolastici continuano a ignorare questo capitolo della storia italiana.

Il primo cittadino ha poi ribadito l’impegno del Comune di Citerna nella promozione e diffusione della conoscenza su questi eventi storici. Ha affermato che è un dovere per gli amministratori pubblici promuovere momenti di approfondimento, per investigare le cause di questa tragedia e per educare le nuove generazioni sui drammatici eventi del passato. Durante il convegno, è stato affrontato anche l’aspetto dell’esodo di oltre 300.000 italiani costretti ad abbandonare le proprie case e terre a causa delle persecuzioni del regime comunista. Paladino ha concluso sottolineando l’importanza di ricordare, raccontare e onorare una storia che è stata taciuta per troppo tempo.

Il convegno ha rappresentato quindi un’importante occasione per riflettere su una parte della storia italiana che merita di essere conosciuta e discussa. La presenza di un pubblico così variegato e interessato ha dimostrato quanto sia attuale e rilevante il tema affrontato, contribuendo a mantenere viva la memoria di eventi che hanno segnato profondamente la vita di molti italiani.

Iniziative come queste sono cruciali per mantenere viva la memoria storica e per garantire che le nuove generazioni possano comprendere appieno le tragedie del passato. La riflessione su tali argomenti è essenziale non solo per onorare le vittime, ma anche per promuovere una cultura di pace e comprensione tra i popoli.

Il convegno al Cinema Smeraldo è stato un passo significativo verso una maggiore consapevolezza e un confronto aperto su questi temi storici, contribuendo a creare un dialogo necessario per il futuro. La partecipazione attiva e l’interesse mostrato dai presenti dimostrano che la memoria storica delle foibe e dell’esodo è un argomento che continua a suscitare emozioni e riflessioni.

In conclusione, l’evento ha rappresentato non solo un momento di ricordo, ma anche un invito alla riflessione e alla sensibilizzazione su questioni storiche che, sebbene dolorose, sono parte integrante della nostra identità e del nostro patrimonio culturale. La speranza è che eventi di questo genere possano continuare a stimolare discussioni e approfondimenti su temi così significativi per la nostra storia collettiva.

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