Sentenza a Città di Castello: due anni ad animalista per coltivazione di droga

Chiesto rinvio a giudizio per spaccio di cocaina

Sentenza a Città di Castello: due anni ad animalista per coltivazione di droga

Sentenza – La presidente di un’associazione animalista di Città di Castello, arrestata nel 2021 per coltivazione di marijuana, ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione. L’indagine era partita da una segnalazione sulla possibile presenza di piante di cannabis all’interno della sede dell’associazione. Lo riporta oggi il Messaggero dell’Umbria.

Il 27 aprile 2021, durante una perquisizione, la polizia ha trovato una serra con 17 piante in fase avanzata di crescita, dotata di impianto di illuminazione e aerazione. Gli accertamenti tecnici hanno stabilito che la sostanza sequestrata pesava 1.222 grammi, contenendo 1.194 grammi di THC puro, una quantità idonea alla produzione di oltre 7.700 dosi.

L’imputata è stata accusata non solo di coltivazione, ma anche di detenzione di droga con finalità di cessione. Durante l’operazione, gli agenti hanno individuato un cavo elettrico che conduceva a una porta chiusa con un lucchetto. All’interno, è stata scoperta la serra con le piante di marijuana in fioritura. Inoltre, sono stati sequestrati 1,4 chili di foglie, fiori in essiccazione e altro materiale vegetale.

La donna, oggi 59enne, ha dichiarato di non sapere chi avesse coltivato la droga, sostenendo che l’immobile era frequentato da volontari impegnati nella cura degli animali. La sua versione non è stata ritenuta credibile dal giudice per le indagini preliminari Natalia Giubilei. Il procedimento si è concluso davanti al gup Valerio D’Andria con la sentenza di patteggiamento. L’imputata è stata assistita dall’avvocato Salvatore Cavuoti.

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