
Scarso raccolto di tartufo Bianco, Nero pregiato coltivato abbondante
(AVInews) – Pietralunga, 24 gen. – La stagione del tartufo Bianco pregiato in Umbria si è conclusa il 31 dicembre, ma i tartufai possono ora rivolgersi al tartufo Nero pregiato, disponibile fino a metà marzo. Quest’ultimo, apprezzato per il suo sapore e aroma, non è da meno rispetto al più famoso tartufo Bianco. Tuttavia, la produzione di tartufi è altamente influenzata dal clima, e la scarsità di piogge autunnali ha inciso notevolmente sulla raccolta del tartufo Bianco. Solo nelle ultime settimane è stato possibile trovarne in grandi quantità nei boschi delle regioni designate.
Giuliano Martinelli, esperto del settore e titolare della Giuliano Tartufi di Pietralunga, una delle principali aziende internazionali nel campo, ha spiegato che il tartufo Bianco, solitamente reperibile da ottobre a dicembre, è apparso quest’anno in abbondanza a gennaio, con una qualità eccellente e prezzi contenuti. Martinelli sottolinea che, sebbene non voglia attribuire il fenomeno ai cambiamenti climatici, è evidente che la siccità estiva ha avuto un impatto. Pertanto, suggerisce ai ristoratori di mantenere i piatti a base di tartufo Bianco nei loro menu fino a febbraio.
Gennaio segna anche la fine della raccolta del tartufo Uncinato e l’inizio di quella del Bianchetto, ma soprattutto è il periodo di punta per il tartufo Nero pregiato. Martinelli afferma che questo tartufo, conosciuto come il “re della tavola” e equiparato per qualità al Bianco, sta ora crescendo in buone quantità nelle coltivazioni. Tuttavia, in natura la disponibilità è ancora limitata a causa della scarsità di piogge. Chiamato “tartufo Nero dolce” per il suo aroma, è noto in Francia come “Truffe du Périgord” e spesso conservato sotto cognac. Attualmente, il prezzo all’ingrosso del tartufo Nero pregiato si aggira intorno ai 500/600 euro al chilogrammo.
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