Il cielo dell’Altotevere premiato dalla NASA: la foto di Radici

Il cielo dell'Altotevere premiato dalla NASA: la foto di Radici

Il cielo dell’Altotevere premiato dalla NASA: la foto di Radici

Il cielo dell’Altotevere – La fotografia astronomica di Francesco Radici, 43 anni, bancario di Città di Castello, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dell’Astronomy Picture of the Day (APOD), pubblicato il 21 novembre 2024 sul sito ufficiale della NASA. Un onore che ha portato all’attenzione internazionale la bellezza del cielo stellato dell’Altotevere, immortalato in una foto che ritrae la nebulosa oscura Ldn 1355, nota come Helping Hand Nebula, situata nella costellazione di Cassiopea, a circa 3.000 anni luce dalla Terra.

L’immagine, che ha già fatto il giro del mondo, è il frutto di 20 ore di riprese effettuate tra il 31 ottobre e il 1 novembre 2024 nelle campagne di Pietralunga, un comune dell’Alta Valle del Tevere, luogo scelto per la sua posizione favorevole a cieli particolarmente bui, lontani dall’inquinamento luminoso che affligge molte altre zone.

Radici, che si dedica alla astrofotografia dal 2019, ha raccontato con emozione come questo riconoscimento rappresenti il culmine di un percorso di passione e dedizione che è iniziato con il semplice interesse per il cielo e le stelle. “Ho iniziato a guardare il cielo con il binocolo di mio nonno e da lì è nato tutto,” ha dichiarato, rivelando che la sua passione per l’astronomia è sbocciata in modo più concreto solo alcuni anni fa, quando ha acquistato il suo primo telescopio e ha deciso di cimentarsi nella fotografia astronomica.

Il processo che ha portato alla realizzazione di questa straordinaria immagine non è stato privo di difficoltà. Ogni scatto ha richiesto una preparazione meticolosa, dalle scelte iniziali su quali soggetti riprendere, alla lunga fase di osservazione e ripresa sul campo, che spesso si traduce in notti passate all’aperto, con temperature rigide e il continuo monitoraggio dell’attrezzatura. Non meno importante è stato il lavoro di post-produzione, che richiede l’uso di software specializzati per migliorare i contrasti e i colori, ottenendo così un’immagine finale che risulti non solo scientificamente valida, ma anche esteticamente affascinante.

“La soddisfazione nel vedere il risultato dei miei sacrifici è enorme. Nonostante le difficoltà, come i problemi tecnici o il maltempo, la bellezza di un’immagine come questa rende ogni fatica dimenticata,” ha spiegato Radici, che ha inoltre espresso la sua gratitudine alla sua famiglia, in particolare alla moglie Teresa e ai suoi figli. Un ringraziamento speciale è andato anche a Alessandro Bucci, suo amico e compagno di avventure nelle scorribande notturne per catturare immagini celesti.

Il riconoscimento della NASA non è solo una testimonianza del talento di Radici, ma anche della crescente attenzione internazionale verso la fotografia astronomica amatoriale, un campo in cui l’evoluzione della tecnologia digitale ha permesso a molti appassionati di ottenere risultati incredibili. Tuttavia, Radici non dimentica di sottolineare l’importanza di preservare i cieli bui, minacciati dall’inquinamento luminoso. La crescente illuminazione pubblica e privata compromette la visibilità del cielo e ha impatti negativi sulla salute umana, animale e ambientale. “Basterebbe spegnere qualche lampione superfluo per ottenere immediati risultati,” ha suggerito con fermezza.

La foto premiata è stata scattata durante le notti di 31 ottobre e 1 novembre 2024, quando Radici ha scelto di recarsi in campagna, lontano dalle luci delle città, per catturare la nebulosa Ldn 1355, una delle più difficili da immortalare a causa della sua bassa luminosità. In quel periodo, la condizione di un cielo sufficientemente scuro ha permesso di ottenere uno scatto che ha colpito per la sua straordinaria bellezza, con la nebulosa che appare come una mano che sembra protendere nel cosmo.

Il riconoscimento dell’APOD rappresenta un momento clou per Radici, che ha sempre cercato di diffondere la bellezza del cielo e dell’universo con chiunque fosse interessato a scoprire il mondo della fotografia astronomica. “L’astrofotografia mi ha dato l’opportunità di osservare la vastità dell’universo in un modo che non avrei mai immaginato,” ha aggiunto, spiegando che la bellezza delle immagini che si possono ottenere con il giusto equipaggiamento è il risultato di anni di studio, sacrificio e una passione instancabile.

Dopo questo successo, Radici non ha intenzione di fermarsi e ha già in mente nuovi progetti. “L’obiettivo è continuare a esplorare e documentare le meraviglie del cielo. Voglio che la gente possa apprezzare la bellezza di ciò che c’è là fuori,” ha dichiarato. L’astrofotografia, ha spiegato, è molto più di un hobby: è un modo per connettersi con l’universo, per scoprire quanto siamo piccoli rispetto alla vastità dello spazio, ma anche per condividere questa scoperta con gli altri.

Il sindaco di Città di Castello, appresa la notizia della pubblicazione della foto di Radici sulla NASA, ha immediatamente espresso le sue congratulazioni. “Questo è un evento straordinario per la nostra città. Grazie a Francesco Radici, il nostro territorio e il nostro magnifico cielo stellato sono ora sotto gli occhi del mondo intero,” ha dichiarato il sindaco, sottolineando l’importanza di questo riconoscimento non solo per l’autore, ma per l’intera comunità locale.

In un mondo sempre più dominato dalla luce artificiale, Radici rappresenta un esempio di come la passione, l’impegno e l’amore per la natura possano portare a risultati incredibili. La sua foto, ora visibile su una delle piattaforme scientifiche più prestigiose al mondo, è una testimonianza di ciò che è possibile ottenere con pazienza e dedizione. Il suo messaggio è chiaro: l’universo è un libro che vale la pena leggere, e a volte basta un telescopio, una macchina fotografica e un po’ di passione per svelare la sua bellezza.

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