Carabinieri eseguono arresti domiciliari per maltrattamenti

Il comportamento ha delineato una violazione delle prescrizioni vigenti, portando l'Ufficio a richiedere un ulteriore aggravamento della misura cautelare.

Revocati gli arresti domiciliari, trasferito in carcere

Carabinieri eseguono arresti domiciliari per maltrattamenti

I carabinieri della stazione di San Giustino hanno recentemente eseguito un provvedimento emesso dal Tribunale di Perugia, Sezione Penale, che ha sostituito il divieto di avvicinamento con la misura degli arresti domiciliari nei confronti di un cinquantenne. L’uomo, originariamente sottoposto al divieto di avvicinamento nel luglio 2022, era stato denunciato per maltrattamenti contro i familiari.

A seguito della denuncia presentata nel luglio 2022, l’uomo era stato inizialmente sottoposto al divieto di avvicinamento e comunicazione con la vittima. Tuttavia, solo due mesi dopo, a causa della violazione delle prescrizioni imposte, la misura era stata aggravata e sostituita con gli arresti domiciliari.

Nel dicembre dello stesso anno, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) aveva ritenuto attenuate le esigenze cautelari e aveva ripristinato il divieto di avvicinamento e di comunicazione con la donna. L’uomo era stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione per questi fatti.

Nonostante le misure restrittive, nel mese di aprile 2024, la donna aveva nuovamente denunciato ai carabinieri che l’uomo aveva ripreso a pedinarla durante i suoi spostamenti con l’auto. Agli inizi di maggio, la donna aveva riferito di aver ricevuto messaggi minatori in cui l’uomo accennava a ritorsioni e rese dei conti.

Questi comportamenti sono stati considerati una violazione delle prescrizioni vigenti, portando l’Ufficio a richiedere un ulteriore aggravamento della misura cautelare. Il Tribunale di Perugia, valutando che tali azioni rappresentavano un chiaro segno di mancanza di pentimento e di persistente pericolosità, ha disposto l’aggravamento della misura, imponendo gli arresti domiciliari. Inoltre, è stato confermato il divieto di comunicare in qualsiasi modo con la vittima.

Questo caso evidenzia l’importanza delle misure cautelari e della loro rigorosa applicazione per proteggere le vittime di maltrattamenti familiari e prevenire ulteriori abusi. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e le decisioni del tribunale sono cruciali per garantire la sicurezza delle persone vulnerabili e mantenere l’ordine pubblico.

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