
Cambio misura cautelare, dall’arresto domiciliare alla custodia in carcere
Il personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Città di Castello ha eseguito un provvedimento emesso dal Tribunale Ordinario di Perugia. Il provvedimento riguarda un uomo, originario del Marocco e nato nel 2004, che è stato posto in custodia cautelare in carcere. Questa misura sostituisce quella precedente degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, a causa della violazione ripetuta delle prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria.
L’uomo in questione era già stato raggiunto da un’ordinanza che imponeva il divieto di avvicinamento alla parte offesa e di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo. Questa ordinanza era stata emessa a seguito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore capo Raffaele Cantone, per il reato di atti persecutori. Nonostante il provvedimento, l’uomo ha continuato a contattare la sua ex fidanzata e, in più di una occasione, l’ha avvicinata.
A causa di questo comportamento molesto, il G.I.P. ha disposto l’aggravamento della misura cautelare del divieto di avvicinamento, sostituendola con quella degli arresti domiciliari. Tuttavia, nonostante ciò, l’uomo, incurante del provvedimento, ha ripetutamente contattato telefonicamente la ragazza.
Il Tribunale di Perugia, considerando l’inadeguatezza della misura e la “radicale assenza di qualsiasi capacità di auto-contenimento, sintomo di una personalità allarmante e procliva a delinquere”, ha ritenuto concreto il pericolo di reiterazione della condotta. Condividendo l’istanza di aggravamento proposta dalla Procura della Repubblica, ha quindi disposto la sostituzione della misura in corso con la custodia cautelare in carcere.
Una volta emesso il provvedimento, gli agenti del Commissariato di P.S. hanno notificato l’ordinanza restrittiva all’uomo e, al termine delle formalità di rito, lo hanno condotto presso la Casa Circondariale di Perugia – Capanne. Questo caso sottolinea l’importanza del rispetto delle prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria e le conseguenze gravi che possono derivare dalla loro violazione.
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