
da Umbertide Cambia
Con un precedente ordine del giorno Umbertide cambia, pur sottolineando l’importanza del servizio garantito dal Centro Salute in collaborazione con l’AUCC nonchè la grande disponibilità e professionalità del personale che vi opera, ha sollecitato una riflessione in merito al sistema di cure palliative attualmente in essere, ritenendo necessario sia un potenziamento delle cure domiciliari sia la previsione di una adeguata modalità residenziale.
“La (non) risposta data, che ha prodotto la bocciatura dell’ordine del giorno a causa del voto contrario del PD, non ci ha per nulla convinto – afferma il gruppo consiliare di Umbertide cambia – Intendiamo pertanto tornare sul tema, che riteniamo della massima importanza e purtroppo di quotidiano interesse, con una interrogazione, chiedendo all’Amministrazione comunale innanzitutto di spiegare con chiarezza come è stato utilizzato il finanziamento a suo tempo ottenuto e destinato alla realizzazione di uno spazio “hospice”, quindi di assumere un impegno formale nel sollecitare la ASL competente a potenziare il sistema delle cure palliative domiciliari in termini di risorse e personale e prevedere presso la struttura ospedaliera di Umbertide (e possibilmente in altre strutture del territorio) posti letto specificamente destinati alle cure palliative. Riteniamo a tal proposito fondamentale il ruolo delle associazioni di volontariato, che debbono essere ulteriormente supportate nel loro impegno ed in particolare nell’investimento su personale giovane e motivato.
Ciò al fine di creare una efficace rete al servizio dei malati ed a sostegno delle famiglie in difficoltà, sviluppando al tempo stesso una collaborazione con la struttura ospedaliera. Chiediamo inoltre che il tema sia oggetto di convocazione della specifica commissione consiliare, prevedendo la partecipazione del personale ASL competente. L’occasione sarà propizia anche per capire come dovrebbe funzionare il servizio in Residenza Sanitaria Assistita (R.S.A.) che si prevede di prossima istituzione.
Servizio che comunque non riteniamo possa essere posto sullo stesso piano di un “hospice”, se non altro per il fatto che le due strutture richiedono personale infermieristico diverso in quanto a preparazione professionale e per il fatto che mentre in RSA vengono ricoverati pazienti sotto la responsabilità e gestione dei medici di base i pazienti in hospice sono invece affidati al personale medico interno all’ospedale: medicina generale, anestesista,oncologo”.
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