
“Abbiamo letto con stupore il comunicato rilasciato dai circoli di rifondazione comunista dell’altotevere sulla manifestazione che CasaPound ha in programma per il 31 gennaio in piazza Matteotti: chi diffama il nostro movimento ne risponderà in tribunale”.
Lo afferma Andrea Nulli, responsabile regionale di Cpi, che aggiunge: “Un comunicato intriso dei soliti luoghi comuni e di parole forti nei confronti del nostro movimento, di accostamenti improbabili tra la nostra iniziativa, che verte su problemi odierni, e fatti storici lontani che nulla hanno a che vedere col nostro operato.
Ricordiamo ai paladini della democrazia, che pochi giorni fa erano in piazza per difendere la libertà di satira ed opinione e che oggi vogliono vietare una manifestazione di un movimento politico legalmente riconosciuto, che durante le nostre iniziative non si sono mai verificati problemi di ordine pubblico, non si sono sfasciate vetrine, distrutte auto e negozi di semplici cittadini o assaltato caserme della polizia municipale, come invece hanno fatto i bravi ragazzi dei centri sociali a Cremona durante la loro pacifica manifestazione anti-fascista; ci vuole coraggio a portare come esempio proprio quell’avvenimento, che ha svelato a tutti il vero volto di chi si ritiene paladino della democrazia e del pacifismo, ed apostrofa CasaPound come il male assoluto.
Magari sarebbero proprio quelle le manifestazioni da vietare, quelle in cui si distrugge una città in nome dell’intolleranza verso il pensiero politico altrui, fomentando odio sulla base di eventi che solo gli enti preposti potranno giudicare ed eventualmente condannare, non di certo un manipolo di finti tolleranti attraverso giustizia sommaria”.
“Sabato quindi saremo in piazza come previsto – conclude Nulli – in modo del tutto pacifico a parlare con la gente, quella stessa gente in difficoltà che si rivolge a CasaPound per avere un qualsiasi aiuto, aiuto che non riescono ad ottenere proprio da coloro che vorrebbero che fosse vietata la nostra presenza in piazza. Sarebbe il caso che certa gente dalla calunnia facile si concentrasse di più sul proprio operato, e stesse attenta alle parole che usa. I nostri avvocati di sicuro glielo ricorderanno in modo indelebile”.
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