Parchi pubblici a Città di Castello, come pulirli? No, basta non sporcarli

Un famoso detto dice: "Non è pulito chi pulisce, ma è pulito chi non sporca"

Parco pubblico Salaiolo - La Tina di Città di Castello. Foto di Etra Sarcina

Parchi pubblici a Città di Castello, come pulirli? No, basta non sporcarli

CITTA’ DI CASTELLO – «I nostri parchi pubblici fanno pietà». E’ quanto si legge navigando nei gruppi e pagine social del tifernate. «Siamo nel parco pubblico Salaiolo – La Tina di Città di Castello, ci sono tanti sacchetti con ‘pupù’ di cane nei cestini ormai pieni, tutto il resto è opera di umani ‘civili’. Sarebbe bello se venissero cambiati i sacchi dei cestini ogni tanto». Questo dovrebbe essere ad opera dell’amministrazione. Ma se i sacchetti sono pieni perché si continua a gettare immondizia lì? Prima o poi finirà a terra e sempre prima o poi il vento la spazzerà via, se non ci pensano prima gli animali randagi!

Domande? Buttereste una cosa a casa vostra su una pattumiera già piena? Credo proprio di no! Lascereste un bottiglia di vetro vuota e rotta in un qualsiasi angolo della vostra abitazione? Credo proprio di no! Buttereste una cicca di sigaretta o una gomma da masticare sul pavimento di casa vostra appena lucidato? Credo proprio di no? Questi piccoli paragoni devono servire a far riflettere. Fate la stessa cosa con i parchi pubblici, in fondo sono come le case di tutti.

Un famoso detto dice: “Non è pulito chi pulisce, ma è pulito chi non sporca”. Basterebbe davvero poco per rendere un parco pubblico, frequentato da tutti, pulito. Come? Basta non sporcare e trattare i posti pubblici come se fossero le vostre abitazioni. «I nostri parchi pubblici fanno pietà – è scritto in un altro post -, pieni di bottiglie di vetro rotte, lattine, lamette, per non parlare dell’erba alta quanto un bambino». E’ qui cala un velo pietoso, perché l’amministrazione tarda sempre ad intervenire, vuoi la burocrazia, la mancanza dei fondi o altro. Tante volte sono state organizzate da gruppi o associazioni locali, le pulizie dei parchi, ma il giorno dopo siamo in punta e a capo, come se nulla fosse stato fatto. Serve l’impegno di tutti, e nel proprio piccolo ognuno può fare tanto. “Non gettate quella carta a terra, tenetela in tasca e al momento opportuno buttatela via”. E per concludere scriviamo qui una frase di Madre Teresa di Calcutta: “Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe”.

 

 

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