Scuola La Tina, blocco termosifoni, bambini tifernati rimandati a casa

Lega: Crediamo che una situazione simile potesse essere evitata se gestita meglio

Scuola La Tina, blocco termosifoni, bambini tifernati rimandati a casa
Da Lega Nord
CITTA’ DI CASTELLO – “Bambini rimandati a casa perché i termosifoni non partono e le temperature in aula non superano i 5° gradi. L’amministrazione comunale prenda iniziative a sua tutela chiedendo una riduzione della quota del canone di servizio”. A denunciare il fatto i consiglieri comunali Lega Nord, Riccardo A. Marchetti e Valerio Mancini i quali, sollecitati da alcuni genitori, si sono recati presso la scuola d’infanzia di “La Tina” (secondo circolo) e hanno potuto constatare il fatto. “ Questa mattina – spiegano i due leghisti – 115 bambini sono dovuti tornare a casa perché nel plesso scolastico “La Tina” i termosifoni hanno subìto un blocco e le temperature erano fin troppo rigide. Considerata la totale ripresa lavorativa di molti genitori, i disagi creati da una mancata vigilanza sul funzionamento dell’impianto termico, sono evidenti e riscontrabili per tanto è notevole il danno di immagine creato all’amministrazione comunale. Crediamo che una situazione simile potesse essere evitata se gestita meglio: dopo 18 giorni di chiusura del plesso, un’ordinanza comunale predisposta e le temperature rigide di questi giorni, i tecnici dell’azienda appaltatrice avrebbero dovuto verificarne il regolare funzionamento. Pur consapevoli che l’amministrazione comunale, almeno in questo caso, non ha responsabilità vista l’ordinanza con la quale si predisponeva l’accensione degli stessi sin da domenica 8 Gennaio – spiegano i due consiglieri – annunciamo comunque un’interrogazione nella quale si chiede all’assessore Cestini di conoscere chi è l’azienda appaltatrice, sperando che non sia l’ennesima avente sede fuori regione, quali siano le dinamiche contrattuali stipulate e soprattutto di sapere le eventuali clausole che riguardano il risarcimento danni causato da un mancato servizio”.

RISCALDAMENTO E BASSE TEMPERATURE NELLE SCUOLE: LE PRECISAZIONI DELL’ASSESSORE CESTINI
In riferimento alle notizie sull’erogazione del riscaldamento nelle scuole di competenza del comune di Città di Castello, l’assessore alle Politiche scolastiche Rossella Cestini precisa che “nel caso di La Tina, per la quale, come per tutti gli altri edifici scolastici si era provveduto alla riaccensione anticipata nella giornata di ieri, domenica 8 gennaio, l’inconveniente, risolto, è riconducibile alla bassa pressione dell’acqua nell’impianto, attualmente monitorato per evitare eventuali altri disagi, dovuti alle temperature, eccezionalmente basse. Il generatore e la centrale termica dell’edificio sono stati inseriti in un programma di riqualificazione, previsto dalla nuovo contratto e che sarà attuato a chiusura della stagione termica in corso. Anche nella scuola dell’infanzia di San Martin d’Upò si segnala una criticità dovuta invece alla configurazione dell’edificio, dotato di ampie finestre e di ambienti molto grandi, servito da un impianto di riscaldamento di cui è già in programma il potenziamento. Nella scuola materna di Cornetto è stata sostituita la valvola del termosifone di un’aula ma permangono difficoltà in altre, a Cerbara e all’asilo nido Coccinella si è verificato un blocco così come al Flauto Magico. L’accensione preventiva non è riuscita a fare fronte all’ondata di freddo in sporadiche situazioni (5 scuole su 52 e il Flauto magico) sulle quali siamo intervenuti tempestivamente, facendo fronte ai problemi che si sono verificati e che comunque abbiamo superato, tranne il caso di Cornetto, dove al momento in cui si scrive questa nota, l’azienda che gestisce il servizio non è ancora intervenuta”.

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