
Olio in città 2016, domenica ultimo giorno CITTA’ DI CASTELLO – “Un frantoio di idee”, così ha definito “Olio in Città” Gigi Mozzi, maestro del marketing dei prodotti alimentari, tra i protagonisti del dibattito di apertura della rassegna che era incentrato sul tema “Posizionamento e qualità: a ciascuno il suo olio”. Un ‘Frantoio’ nel quale hanno portato idee di straordinaria qualità convitati eccellenti, abili a costruire una scena che ha attratto una platea competente ed attenta per tutto il pomeriggio, fino all’applauso finale che ha salutato la conclusioni dell’assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini.
Ad aprire i lavori l’assessore comunale Riccardo Carletti e il curatore della rassegna Maurizio Pescari. Poi è stata la volta di Zefferino Monini e Giuseppe Mazzocolin, un grande produttore e un grande artigiano, insieme per parlare di qualità dell’olio, nel rispetto delle loro diverse missioni commerciali, tra passione per una nicchia di mercato e servizio per la grande distribuzione. Ed eccolo il primo messaggio forte del presidente della Monini SpA: “A volte sono a disagio nell’associazione di cui faccio parte, in cui vi sono operatori che esprimono concetti di qualità diversi dai miei – ha spiegato Zefferino Monini che pure di Federolio è il vicepresidente – io non mi sento un industriale ma un grande artigiano, inteso come dimensioni aziendali, che ha da sempre, come valore della propria famiglia, una missione: far bene l’olio extra vergine di oliva in grandi quantità. Dobbiamo inseguire e garantire uno standard qualitativo italiano sempre più alto e competitivo, per recuperare la leadership nella produzione di qualità nell’immaginario mondiale e inoltre oli regionali e Dop per continuare a distinguerci sui mercati e a vincere la ‘corazzata’ spagnola”.
Giuseppe Mazzocolin, di Felsina, ha poi aperto il libro dei sentimenti che lo lega da sempre alla terra e all’olio: “Abbiamo dimenticato le buone regoli culturali, ancor prima che colturali, espresse da Columella secoli fa. Non siamo stufi di dire quanto siamo bravi? Ma lo siamo veramente poi? Abbiamo prima necessità di tornare alle origini e alle radici dell’olivo e dell’olio. Un passaggio indispensabile per ricominciare. Già lo si fa, già questa rivoluzione è cominciata ed è inarrestabile”.
Poi il ritorno all’attualità e alla valutazione del complesso mercato internazionale dell’olio: “Io non farò mai blend di oli comunitari mettendo in evidenza l’olio italiano; – ha detto Monini – dobbiamo fare blend di oli nazionali di alta qualità. Il problema è che delle 300 mila tonnellate di olio italiano, l’alta qualità è poca, la qualità c’è, la mediocrità è molta e la metà è olio cattivo.”
Nell’intervento conclusivo dell’assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini, la sintesi del progetto che vede l’olivicoltura al centro di uno sviluppo condiviso e rinnovato del forte legame che l’Umbria ha da sempre con l’agricoltura di qualità. “Produzione di qualità e progetti, sostenuti da un Piano di Sviluppo Rurale meticoloso ed innovativo – ha detto l’assessore Cecchini – nel rispetto di un ruolo che va anche oltre, fino a sfociare nel valore promozionale di un ambiente unico come quello offerto dalla nostra regione”.
Questi i temi centrali del dibattito che ha inaugurato la prima edizione “Olio in città”, curata da Maurizio Pescari e organizzata dall’Associazione culturale Collega_menti con il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Città di Castello, della Camera di Commercio di Perugia e di Banca Intesa San Paolo. La rassegna sarà in scena a Città di Castello, nel ‘Quadrilatero’ di Palazzo Bufalini fino alle ore 20 di domenica, con seminari, degustazioni guidate, una mostra mercato con i migliori produttori artigianali di olio extravergine di oliva del centro Italia. Alle ore 11 degustazione di oli a cura della Camera di Commercio di Perugia con la capo panel Angela Canale, che cura anche la mostra pomologica “Varietà di Olive dal Mondo”. Alle ore 12 si parlerà di innovativi sistemi di estrazione con Giorgio Mori e alle ore 12,45 degustazioni degli oli della Liguria, Lombardia, Trentino guidate da Simona Cognoli e Palma Esposito di Oleonauta. Si prosegue poi con le degustazioni di prodotti biologici (ore 13, PRO.BIO Umbria) e di carne Chianina (ore 17, Consorzio Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale).
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