
I lavori al Prato, quando termineranno, lo chiede Sassolini del Polo Tifernate
Sassolini: “A tre mesi dall’inaugurazione della ‘nuova’ strada ancora vige il caos più assoluto”
da Cesare Sassolini (Capogruppo Polo Tifernate) – Quando si potrà mettere definitivamente la parola “fine” su quelli che sono entrati nelle cronache cittadine come “i lavori al Prato”? Buoni sono stati i lavori per la nuova pavimentazione e i sottoservizi effettuati in via San Florido, via Marconi e piazza del Garigliano: ma a tre mesi dall’inaugurazione della “nuova” strada (ricordo la solenne cerimonia avvenuta, con tanto di targa ricordo sulla pavimentazione e la sfilata delle autorità lungo via San Florido fino al “comizio” in piazza del Garigliano, organizzata nel giorno del Patrono San Florido, il 13 novembre) ancora vige il caos più assoluto per quanto riguarda la regolamentazione del traffico.
A fine 2015 sono apparsi sulla via delle sfere in cemento per delineare l’area “pedonale”, dividendo così la strada in tre parti: una per chi passeggia, una per chi vuole parcheggiare e l’altra…per lo scorrimento del traffico. Le sfere, oltre ad essere esteticamente poco gradevoli, a mio avviso, ma neanche secondo il giudizio di molti residenti e commercianti o semplici frequentatori del Rione, non sembrano comunque funzionali.
Poco visibili per i parcheggiatori, ingombranti e – perché oltre al danno non poteva mancare la beffa – non sono ancora state fissate. Infatti da oltre un mese le sfere “ingombrano” la strada e, come purtroppo accade, spesso c’è chi si diverte, soprattutto di notte, a spostarle, giocandoci, rendendo il tutto pericoloso. Se in un primo tempo, inoltre, sono state allineate ad un metro e venti centimetri di distanza rispetto alla parete delle abitazioni, chi le ha sistemate, a seguito di proteste dei residenti, si è reso conto che lo spazio non era sufficiente per far parcheggiare auto e farle transitare.
Così lo spazio “pedonale” è stato ridotto a misura ancora poco comprensibile perché, percorrendole a piedi, sembra quasi stretta se si incontrano due persone, figuriamoci due passeggini o peggio ancora due carrozzelle. Come si intende procedere? E’ questo che chiedo di sapere: è il caso di effettuare calcoli più precisi considerando anche l’ipotetica pericolosità delle sfere? Io stesso ho provato a parcheggiare lungo via San Florido – che nonostante i tanti bei propositi continua ad essere molto trafficata a discapito della pavimentazione – e per il timore di toccare questo pseudo spartitraffico ho praticamente parcheggiato in mezzo alla strada e come me, ho osservato, capita a diverse persone.
L’assessore Luca Secondi aveva ringraziato Sogepu per aver offerto, come sponsorizzazione, l’arredo (sfere, panettoni e cestini) per un importo complessivo di 15mila euro: non sarebbe stato meglio investire questi soldi per migliorare veramente la situazione?
Magari risistemando i parcheggi limitrofi o studiando una soluzione di meno impatto e sicuramente più funzionale. Altra nota importante: dove sono spariti gli agenti della Polizia Municipale? Nei primi giorni in cui è stata indetta la zona a traffico limitato nelle ore notturne i vigili sono apparsi anche nelle ore notturne e hanno sventolato alla stampa numerose multe. Poi il silenzio.
Per quanto riguarda l’arredo montato, o in procinto di essere montato, sulle strade protagoniste, non sfuggono i nuovi cestini: ebbene, in virtù della nuova – e giusta – legge di divieto per i fumatori di gettare i mozziconi di sigaretta per terra, non sarebbe stato più utile, anche nel rispetto delle persone che ancora mantengono questo vizio, realizzare cestini con l’integratore di un posacere? Dato che sono nuovi e “donati”, la città poteva aggiornarsi a piccoli dettagli che caratterizzano già molte altre città. Invece no, si continua a fare le cose a metà, di apparenza ed in fretta, ma d’altronde la campagna elettorale è ormai già aperta e così si getta il fumo negli occhi dei cittadini.
Commenta per primo