
Polisport gestirà gli impianti sportivi di Città di Castello per altri cinque anni
Polisport continuerà a gestire 18 impianti sportivi di Città di Castello per i prossimi cinque anni, come deciso dal consiglio comunale con una delibera approvata a maggioranza. La società partecipata si occuperà degli impianti di proprietà del Comune e di quelli della Provincia di Perugia concessi in uso al Comune tifernate.
Il consiglio comunale ha deliberato l’affidamento in house providing con 15 voti favorevoli provenienti da PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco, mentre i 7 voti contrari sono arrivati da Castello Cambia, FDI, FI, Lega, Castello Civica, Unione Civica Tiferno, e un’astensione dal Gruppo Misto-Azione. Il contratto di servizio, che verrà stipulato secondo la normativa 60 giorni dopo la pubblicazione della delibera sul sito dell’ANAC, avrà un valore complessivo di 4.923.898,65 euro oltre IVA, per un massimo annuale di 984.779,73 euro (1.201.431,27 IVA compresa).
Gli impianti gestiti da Polisport includono la piscina comunale, i campi da tennis, il campo da calcio “M. Magi” e l’antistadio, i palazzetti della Cittadella dello sport di via Engels, il palazzetto di Trestina, vari campi da calcio e le palestre delle scuole “Alighieri-Pascoli” e “San Filippo”. La società gestirà anche impianti della Provincia di Perugia, come la pista di atletica leggera “A. Monti” e le palestre dell’IPSSARCT “F. Cavallotti”, dell’IPSIA “A. Baldelli” e dell’IT “Franchetti Salviani”.
Il sindaco Luca Secondi e l’assessore allo Sport Riccardo Carletti hanno elogiato il lavoro degli uffici comunali e di Polisport, sottolineando l’importanza di investire nelle infrastrutture sportive per garantire l’accessibilità a tariffe favorevoli e migliorare la gestione finanziaria e organizzativa della società. Le minoranze, pur condividendo l’obiettivo di ampliare l’accesso agli impianti sportivi, hanno evidenziato criticità riguardanti il controllo delle attività di Polisport e la precarietà dei lavoratori.
Carletti ha ribadito che la gestione in house degli impianti è la scelta migliore per garantire l’accessibilità allo sport, puntando sull’efficienza del servizio e sull’innovazione piuttosto che sul profitto. Ha anche enfatizzato la maggiore flessibilità e capacità di adattamento alle esigenze del servizio, la salvaguardia occupazionale del personale e la trasparenza gestionale grazie al controllo analogo.
Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) ha apprezzato l’adeguamento alle normative di controllo ma ha criticato la mancanza di un piano di sviluppo per l’offerta sportiva e la stabilizzazione dei lavoratori precari di Polisport. Elda Rossi (FDI) ha sottolineato le criticità finanziarie e gestionali della società, chiedendo maggiore chiarezza sulla digitalizzazione dei servizi e sui controlli.
Tommaso Campagni (FI) ha espresso dubbi sulla gestione del personale e sulla digitalizzazione dei servizi, mentre Gionata Gatticchi (PD) ha difeso la scelta del Comune di privilegiare la politica sportiva inclusiva rispetto alle logiche di mercato. Luciana Bassini (Gruppo Misto-Azione) ha chiesto miglioramenti nella gestione di Polisport e la stabilizzazione dei lavoratori.
Il sindaco Secondi ha ringraziato il personale comunale e di Polisport, sottolineando l’importanza della gestione pubblica per garantire accesso allo sport a tutti i cittadini. Ha ribadito che ogni euro investito nello sport è un investimento per il futuro della comunità, sostenendo che la continuità della gestione in house risponde agli obiettivi di miglioramento dei servizi sportivi e di stabilizzazione del personale.
Loriana Grasselli (PSI) ha elogiato la gestione tifernate come modello virtuoso, mentre Valerio Mancini (Lega) ha criticato la gestione passata di Polisport, chiedendo maggiore professionalità nelle scelte future.
Carletti ha concluso il dibattito affermando che l’affidamento a Polisport è lo strumento per garantire accesso allo sport a prezzi accessibili, lodando i passi avanti nella digitalizzazione come segno della volontà di migliorare la gestione e crescere.
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