San Giustino Volley prende consapevolezza delle proprie potenzialità

SAN GIUSTINO – Sorridente e sempre cordiale fuori dal campo, implacabile quando è dentro. Assieme alla giovanissima Anastasia Fabbri, è l’unica giocatrice confermata dal San Giustino Volley nel passaggio dalla Serie C alla B1 femminile. Lo scorso anno era un lusso per la categoria, quest’anno …pure! Kseniya Ihnatsiuk, bielorussa di origine ma oramai italiana di fatto, 25 anni e un altro bell’impegno giornaliero (quello di studentessa della facoltà di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università di Perugia), è dall’estate del 2013 la beniamina del pubblico locale. Ingaggiata in C nel ruolo di opposto, è stata restituita alle mansioni di centrale, ma la sostanza non è cambiata; rimane pur sempre un perno della Top Quality Group che è tornata a vincere grazie anche alla sue firme in calce: 17 punti complessivi contro il Pagliare, 5 dei quali a muro, fondamentale nel quale era emersa anche a Roma (ben 7 vincenti), alte percentuali di realizzazione e anche una battuta piuttosto insidiosa. Ma lei sembra quasi voler minimizzare il tutto: “Questo dicono i numeri – afferma la Ihnatsiuk – anche se non è giusto basarsi solo su di essi. Certamente, sono contenta di quello che sto facendo: a muro, in effetti, sono migliorata”.

Hai un po’ di nostalgia del ruolo di opposto, anche se sei tornata al tuo abituale? “Diciamo intanto che mi sono trovata bene fin da subito con la palleggiatrice. Prima di iniziare la stagione, avrei voluto continuare a fare l’opposto, ma adesso sono contenta così”. Dopo un periodo difficile, avete trovato le due vittorie che servivano. Che cosa è cambiato in positivo? “Si potrebbe dire che la mossa chiave è stata la revisione dell’assetto tattico, che ci risolve qualche problema, però credo che soprattutto abbiamo trovato gioco e continuità”. Il set perso contro il Pagliare è stato la dimostrazione che ancora non vi siete del tutto liberate di qualche “scoria” psicologica? “No. Dopo aver vinto facilmente il primo set, è accaduto che nel secondo loro hanno reagito e noi abbiamo un tantino mollato, ma nel terzo e nel quarto la situazione è stata sempre saldamente nelle nostre mani. Muro e attacco sono i fondamentali che al momento funzionano meglio, perché anche al servizio abbiamo commesso qualche errore di troppo”. Se a livello di classifica questi due successi hanno prodotto 6 punti, sul piano psicologico quanti ne valgono? “Almeno un centinaio! A parte le battute, abbiamo acquisito la giusta fiducia: siamo più consapevoli delle nostre effettive potenzialità”. La gara di Todi, sabato prossimo, sarà quindi un bel banco di prova per la Top Quality Group. Sei d’accordo? “Bisogna confermare il risultato positivo ottenuto al torneo di Orvieto, anche se stavolta è campionato e giochiamo in casa delle nostre avversarie, ma è proprio per questo motivo che dovremo dimostrare di essere cresciute”.

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