Umbertide: memoria industriale da riscattare e onorare

Umbertide: memoria industriale da riscattare e onorare

Comunità si mobilita per ricordare chi costruì il futuro

Umbertide vive oggi una fase di riflessione sulla propria identità storica, evidenziando come il riconoscimento dei protagonisti dello sviluppo locale sia ancora insufficiente. La memoria collettiva, infatti, non può limitarsi a figure lontane o tradizioni folkloristiche, ma deve valorizzare chi ha realmente plasmato il tessuto economico e sociale della città.

Negli anni Settanta e Ottanta, quando il territorio era prevalentemente agricolo, imprenditori lungimiranti seppero trasformare l’economia locale. Senza reti familiari consolidate, individui come Renato Fagnucci, fondatore della Fagnus, e la famiglia Distrutti insieme ai Caldari, artefici della Metallomeccanica Tiberina, hanno avviato imprese destinate a diventare punti di riferimento nazionali e internazionali. La Solfer, grazie all’iniziativa di Brogi, ha garantito lavoro stabile a generazioni di cittadini, mentre Medici, con la sua Italmacchine, ha rafforzato l’innovazione tecnologica locale.

Nel settore edilizio, Marsilio Pauselli e Aldo Brugnoni con l’impresa Seas hanno impiegato fino a trecento persone, consolidando un comparto cruciale per la città. Questi imprenditori hanno contribuito non solo all’economia, ma anche a creare dignità e opportunità per migliaia di famiglie, trasformando Umbertide da villaggio agricolo in realtà industriale moderna e intraprendente.

Nonostante il loro impatto, molti di questi nomi restano oggi nell’oblio. Non esistono vie, piazze o riconoscimenti istituzionali dedicati a loro. La mancanza di memoria ufficiale diventa un’assenza significativa: mentre altre figure, distanti dalla realtà locale, ricevono onori pubblici, chi ha costruito concretamente il benessere della comunità resta invisibile.

La città non può ridursi a simboli effimeri di intrattenimento o lavori precari. Riscoprire le radici significa riconoscere chi ha edificato con sacrificio e ingegno le fondamenta della prosperità collettiva. In questo contesto nasce oggi un comitato cittadino: l’obiettivo è raccogliere firme, sensibilizzare le istituzioni e proporre l’intitolazione di spazi pubblici agli imprenditori che hanno segnato la storia locale.

L’iniziativa non è un semplice gesto simbolico, ma un atto di giustizia storica che mira a consolidare la consapevolezza collettiva e a rafforzare l’identità di Umbertide. La crescita futura della città passa inevitabilmente attraverso il recupero della memoria industriale e sociale: ignorare chi ha reso grande la comunità significherebbe privarsi della forza necessaria per immaginare e costruire il proprio domani.

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