Città di Castello eccelle nel report Agenas 2025

Città di Castello eccelle nel report Agenas 2025

Sanità umbra promossa: nessun ospedale sotto gli standard

L’Ospedale di Città di Castello entra nel gruppo ristretto delle 15 strutture migliori d’Italia secondo il Piano nazionale esiti 2025 di Agenas, confermando un ruolo di primo piano nella rete ospedaliera nazionale e regionale. Nel monitoraggio annuale, l’ospedale altotiberino ha raggiunto livelli alti e molto alti in sei delle otto aree cliniche valutate, con performance particolarmente solide nei percorsi cardiocircolatori, del sistema nervoso, respiratori, di chirurgia generale e oncologica, oltre che nei servizi legati a gravidanza e parto, dove l’attenzione alla sicurezza delle madri e dei neonati rappresenta un indicatore decisivo della qualità complessiva dell’assistenza. Risultati positivi emergono anche per i gruppi di patologie osteomuscolari e nefrologiche, a conferma di una capacità organizzativa che integra competenze specialistiche, tecnologie aggiornate e una gestione dei ricoveri orientata alla riduzione delle complicanze.​

Il rapporto Agenas segnala inoltre una crescita di performance per altri tre presidi umbri: Orvieto, Foligno e Gubbio, che migliorano su diversi indicatori clinici e organizzativi, tra cui esiti a distanza, appropriatezza dei ricoveri e continuità assistenziale. All’Azienda ospedaliera di Perugia viene attribuito un livello molto alto in tre aree considerate strategiche per la tenuta del sistema sanitario: neuroradiologia e neurologia interventistica, chirurgia oncologica e il complesso ambito di gravidanza e parto, dove la capacità di gestire emergenze e casistica ad alta complessità incide in modo determinante sugli esiti. Il quadro che emerge per l’Umbria è quello di una rete ospedaliera in evoluzione, in cui le strutture di riferimento consolidano il proprio ruolo e gli ospedali territoriali rafforzano la qualità dei percorsi, contribuendo a ridurre la necessità di mobilità sanitaria verso altre regioni.​

Un passaggio centrale del Programma nazionale esiti 2025 riguarda gli standard di qualità dell’assistenza, ambito in cui l’Umbria si colloca tra le poche realtà italiane a non registrare alcun ospedale classificato come “rimandato”. La regione condivide questo risultato solo con Valle d’Aosta e Provincia di Trento, mentre a livello nazionale quasi due strutture su dieci sono considerate critiche e dovranno affrontare un percorso di revisione tramite audit: il rapporto indica circa 198 ospedali su 1.117 valutati, con una concentrazione maggiore delle situazioni più problematiche nel Mezzogiorno, dove permangono fragilità strutturali e disomogeneità nell’accesso alle cure. Per l’Umbria, l’assenza di presidi sotto soglia sugli indicatori di qualità viene letta come un segnale di tenuta complessiva del sistema, che mantiene standard adeguati pur in un contesto nazionale segnato da carenza di personale e pressioni crescenti sulla domanda di assistenza ospedaliera.​

La presidente della Regione Umbria Stefania Proietti legge i dati Agenas come una conferma del lavoro svolto negli ultimi anni sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, sul potenziamento dei servizi di prossimità e sul rafforzamento dell’integrazione tra ospedale e territorio. La valorizzazione dei professionisti e la collaborazione con le direzioni aziendali vengono indicate come leve decisive per il miglioramento degli esiti, mentre i risultati del Programma nazionale esiti 2025 vengono assunti come base per ridefinire obiettivi, priorità di investimento e strategie per garantire servizi di sanità pubblica sempre più efficaci e vicini ai cittadini umbri. In questa prospettiva, l’inserimento dell’Ospedale di Città di Castello tra le eccellenze italiane assume un valore simbolico e operativo, indicando una traiettoria di crescita che la Regione punta a estendere all’intero sistema.

I nostri video

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*