SOGEPU-SOGECO, Castello Cambia: “Chiediamo chiarezza in consiglio”
SOGEPU-SOGECO – La questione SOGEPU-SOGECO torna al centro dell’attenzione con la richiesta del gruppo Castello Cambia di un consiglio comunale aperto. In una nota ufficiale, i membri del gruppo esprimono la loro indignazione per il silenzio che ha avvolto la situazione negli ultimi otto anni, durante i quali hanno presentato numerose interrogazioni e richieste di chiarimento senza ricevere risposte adeguate.
Con gli sviluppi recenti, che hanno visto l’arresto di figure chiave come l’ex amministratore Goracci e Granieri di SOGECO, il gruppo ha colto l’occasione per richiamare l’attenzione sulla gravità della situazione. “Dopo anni di denunce e segnalazioni, finalmente si inizia a comprendere l’entità del problema,” affermano i rappresentanti di Castello Cambia. “Tuttavia, il riconoscimento della gravità della situazione non basta; è necessaria una trasparenza totale.”
Durante il loro mandato, i consiglieri di Castello Cambia hanno richiesto una commissione d’inchiesta per indagare la gestione di SOGEPU, proposta che è stata sistematicamente bocciata dal consiglio. Negli anni, le loro preoccupazioni sono cresciute a causa delle consulenze ritenute eccessive, delle spese incontrollate e della preoccupante situazione debitoria, malgrado i significativi introiti derivanti dalla gestione della discarica.
Vincenzo Bucci, ex consigliere del gruppo, ha subito una denuncia per diffamazione da parte di Goracci, un tentativo, secondo Castello Cambia, di ostacolare le loro attività di vigilanza. “Nonostante le minacce e le intimidazioni, non ci siamo mai fatti fermare,” dichiarano. La situazione attuale richiede una assunzione di responsabilità politica da parte di tutti i coinvolti, e Castello Cambia chiede con urgenza un incontro pubblico per discutere la vicenda.
“È fondamentale che non solo l’attuale sindaco, ma anche l’ex sindaco e l’assessore all’ambiente, che nel maggio 2019 ha presentato l’atto di costituzione di SOGECO, forniscano risposte chiare,” aggiungono. In particolare, l’attenzione è rivolta alla costituzione della società SOGECO, che ha visto una maggioranza a favore di un socio privato, l’ECE di Granieri, con solo il 49% della partecipazione pubblica attraverso SOGEPU. Solo i consiglieri di Castello Cambia si erano opposti alla votazione in consiglio.
Il gruppo di Castello Cambia sottolinea la necessità di evitare strumentalizzazioni politiche sulla vicenda e chiede chiarezza riguardo ai controlli esercitati dai soci pubblici, in particolare dal Comune di Città di Castello, su poteri conferiti all’amministratore unico, Goracci. “È indispensabile che l’amministrazione comunale spieghi come intende proteggere l’interesse pubblico e tutelare i lavoratori delle due società coinvolte,” concludono.
In questo contesto, è attesa una assemblea straordinaria dei soci di SOGEPU, e Castello Cambia richiede che venga chiarito se il Comune intende costituirsi parte civile nel procedimento e se verranno richiesti risarcimenti. L’appello del gruppo mira a portare alla luce verità e responsabilità, affinché la comunità possa finalmente ricevere le risposte che merita.
guardando i dati patrimoniali riferiti al Goracci nel sito della trasparenza della società Gesepu riferiti ai soli anni 2020-2022 viene da pensare