Ospedale di Città di Castello: Innovazione in Cardiologia Guida il Progresso
Il 8 giugno 2024 segna un momento significativo per l’ospedale di Città di Castello. Questo istituto medico è noto per la sua costante evoluzione, arricchendo continuamente il campo della medicina con nuove tecniche diagnostiche e terapeutiche, tutte con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti.
In particolare, il reparto di carq69mZAsIFW%fc0ebdiologia dell’ospedale, guidato dalla dottoressa Donatella Severini, si è distinto nel tempo per le sue tecniche all’avanguardia in cardiologia ed elettrostimolazione. Questo progresso è stato possibile grazie al gruppo di lavoro dell’elettrofisiologia, composto dai dottori Federico Fedeli ed Andrea Contine, dall’infermiere professionale Valter Pascucci e dalla coordinatrice Manuela Girelli.
Recentemente, il reparto di cardiologia ha introdotto una nuova tecnica di impianto di pacemaker che posiziona l’elettrodo stimolatore direttamente nel sistema di conduzione elettrica del cuore, specificamente nella branca sinistra. Questo tipo di stimolazione è quello che più di ogni altra garantisce un’attivazione elettrica dei ventricoli sostanzialmente sovrapponibile a quella spontanea, con indubbi effetti benefici sulla funzionalità degli stessi. Questo progresso è stato possibile anche grazie alla collaborazione con i colleghi della Cardiologia dell’ospedale di Perugia.
Inoltre, negli ultimi mesi, grazie all’evoluzione delle tecnologie di telemedicina, l’ospedale ha iniziato a dotare i pazienti, sottoposti ad impianto di pacemaker o defibrillatori, di apparecchi elettronici in grado di comunicare quotidianamente i dati relativi al funzionamento degli stessi direttamente dal domicilio. Questo cosiddetto ‘controllo remoto’ ha permesso di monitorare i pazienti a distanza, con benefici evidenti sia in termini di salute del paziente che di ottimizzazione delle risorse sanitarie e sociali.
Un altro ambito di grande importanza è quello relativo alle malattie oncologiche. Con l’invecchiamento della popolazione, sempre più persone portatrici di elettrostimolatori, come pacemaker o defibrillatori impiantabili, devono essere sottoposte a cicli di radioterapia per problemi oncologici. Grazie alla stretta collaborazione con i colleghi della radioterapia dell’ospedale, è stato messo a punto un protocollo specifico di trattamento, che riduce al minimo i rischi di interferenze elettromagnetiche. Questo progresso è stato possibile anche grazie alla sensibilità dimostrata dalla direzione sanitaria dell’ospedale, con il direttore Silvio Pasqui, che ha sempre favorito e stimolato la crescita professionale e la collaborazione tra i colleghi di diverse discipline e strutture sanitarie della regione. Come conclude la dottoressa Severini, i livelli di assistenza raggiunti oggi sono elevati e impensabili solo pochi anni fa.
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