Omicidio Fezzuoglio, avvocato famiglia oppone resistenza a richiesta di revisione processo
L’avvocato Nicola Di Mario, rappresentante legale dei genitori e dei fratelli di Donato Fezzuoglio, carabiniere ucciso nel corso di una rapina a Umbertide nel 2006, interviene in modo deciso contro la richiesta di revisione del processo presentata da Pietro Pala, condannato per l’omicidio insieme a Raffaele Arzu.
La richiesta di revisione, basata su presunti elementi di indagine ritenuti cruciali dalla difesa di Pala, sarà esaminata il 4 aprile dalla Corte d’appello di Firenze. L’avvocato Di Mario, tuttavia, esprime chiaramente la sua opposizione, dichiarando che non ci sono “presupposti giuridici” che giustifichino l’accoglimento della richiesta di revisione.
In una nota ufficiale, l’avvocato Di Mario sottolinea che gli elementi di presunta novità presentati dalla difesa non sono in grado di mettere in discussione la solidità delle prove che hanno portato alla condanna di Pala. L’impianto probatorio su cui si basa la colpevolezza di Pala, secondo l’avvocato, rimane intatto e non è stato scalfito dagli esiti delle indagini difensive.
Tra gli elementi chiave citati dall’avvocato Di Mario, c’è un’evidenza testimoniale che posiziona Pietro Pala all’interno del veicolo utilizzato durante l’aggressione, così come il rinvenimento di materiale genetico riferito a Pala nei pressi di tracce lasciate dalla Fiat Uno rossa utilizzata dai rapinatori in fuga.
L’avvocato conclude affermando che, alla luce di questi fatti, non esistono i necessari presupposti giuridici per accogliere la richiesta di revisione, respingendo così i tentativi di cambiare il verdetto stabilito dalle Corti di merito e dalla Cassazione.
Il dramma legale continua a Umbertide mentre l’avvocato Di Mario, con fermezza, difende la validità del processo originario e respinge le richieste di revisione avanzate dalla difesa di Pietro Pala.
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