
Bocca Trabaria dopo oltre un anno domani 18 maggio, la strada sarà riaperta
“Dopo oltre un anno di disagi, di attesa, di sopralluoghi e di rinvii, finalmente domani, sabato 18 maggio, la strada statale 73 Bis di Bocca Trabaria sarà riaperta al traffico”. Questo l’annuncio del sindaco di San Giustino Paolo Fratini. Anas ha comunicato che lo stato di avanzamento dei lavori consentirà l’apertura parziale al traffico della carreggiata stradale, relativamente alla sola corsia di monte (direzione Perugia) tramite istituzione del senso unico alternato mediante impianto semaforico, a partire dalle 14 di sabato 18 maggio.
“La fine di un incubo per tutti i cittadini, i lavoratori e le imprese della Valle del Tevere e del Metauro che non saranno più isolati – continua Fratini – restano ingenti i danni all’economia del territorio creati col protrarsi del cantiere ma domani, finalmente, possiamo ripartire. Un segnale importante per le aziende turistiche della zona considerato il periodo ma straordinariamente vitale per le nostre industrie”.
Un ringraziamento per il lavoro svolto da Anas va in particolare agli ingegneri Raffaele Celia, Gioacchino Del Monaco e Michele Consumini, che hanno sempre seguito con attenzione il cantiere.
I lavori eseguiti
La prima fase dei lavori ha riguardato la realizzazione oltre 80 micropali in metallo e cemento e di 45 tiranti che penetrano in profondità per circa 15-20 metri per il consolidamento del versante in frana. A seguire è stato eseguito lo sbancamento per la rimozione dell’intera quantità di terra interessata dallo smottamento, per circa 100 metri di estensione. Una volta rimosso il terreno, sono state realizzazione le nuove opere di sostegno del corpo stradale: una fondazione profonda con altri 150 micropali e un muro di contenimento alto oltre 6 metri. L’ultima fase ha riguardato la ricostruzione del corpo stradale e nei prossimi giorni saranno completate le attività di pavimentazione, montaggio della segnaletica e delle barriere laterali di sicurezza.
La cronistoria
Il tratto era stato coinvolto in un grave movimento franoso che nel marzo 2018 ha interessato la zona compromettendo l’infrastruttura. Nelle ore successive il dissesto era progredito facendo scivolare verso valle parte della carreggiata, senza coinvolgere cose e persone grazie alla chiusura disposta in precedenza dal personale Anas.
I tecnici avevano quindi immediatamente avviato i rilievi e i sondaggi geologici necessari alla definizione dello scenario di intervento e alla progettazione dei lavori.
Completato il progetto esecutivo, sono state subito avviate le procedure di affidamento secondo la normativa vigente, che si sono concluse alla fine di giugno.
I lavori sono iniziati come previsto nei primi giorni di luglio, con l’obbiettivo di completarli prima del periodo invernale, in considerazione delle condizioni meteo che caratterizzano la zona.
Durante le operazioni di scavo e sbancamento del terreno, gli operatori hanno però rinvenuto tre ordigni bellici. Il 13 agosto Anas ha dovuto quindi sospendere ogni attività per consentire prima il brillamento degli ordigni e successivamente l’esecuzione delle necessarie operazioni di bonifica bellica nell’area di cantiere, autorizzate dalle Autorità Militari. Durante tali operazioni sono stati rinvenuti ulteriori 6 ordigni bellici inesplosi con conseguente ulteriore allungamento dei tempi di bonifica.
Ottenuta la validazione da parte delle Autorità Militari, Anas ha potuto riprendere i lavori solo il 26 novembre. Divenuta quindi evidente l’impossibilità di concludere gli interventi prima della stagione invernale, Anas ha tentato di individuare ogni possibile soluzione per consentire il transito in modalità provvisoria e vigilata seppure in configurazione di cantiere. Come accertato con la Polizia Stradale e la Prefettura, non sussistevano però le condizioni minime di sicurezza per poter consentire il transito
Anas ha quindi deciso di proseguire con l’esecuzione degli interventi anche durante l’inverno, nonostante le difficoltà tecniche causate dalle nevicate e dalle condizioni climatiche proibitive nella zona di valico.
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